La perdita di udito rappresenta uno dei problemi di salute più sottovalutato .Tale menomazione potrebbe non avere effetti soltanto sulla vita sociale e sulla qualità della vita, ma anche sulla funzionalità del cervello, accelerando il declino cognitivo tipico della terza età.
Se questi sono i fatti, sono chiare le indicazioni mediche che ne derivano.
Risulta di estrema importanza che i medici discutano con i pazienti delle loro capacità uditive e sottolineino come gli anziani che sentono poco, siano più isolati socialmente, e che vivere in solitudine, non percependo bene, aumenta il rischio di perdere le capacità cognitive.
Secondo un gruppo di ricercatori (Studio effettuato su 2000 anziani e pubblicato sulla Rivista Jama Internal Medicine di Baltimora ), la scarsa capacità uditiva costringe il cervello a concentrarsi molto di piu’ sui suoni , sottraendo energia alla capacità di pensare e ricordare.
Per il Team, inoltre, non e’ escluso che ci possano essere danni cerebrali che provochino contestualmente la perdita dell’udito e il declino delle facoltà mentali.
La questione resta sul tavolo dei ricercatori che promettono di approfondire il problema, sottolineando l’importanza dell’aspetto terapeutico – preventivo di sopradetta patologia mediante l’utilizzo di degli apparecchi acustici per restituire l’udito e per prevenire il declino cognitivo nelle persone che ci sentono poco.
Dott.ssa Simonetta Calamita