Nei musei di villa Vitali a Fermo può essere visitata una importante collezione ornitologica che porta il nome di Tommaso Salvadori Paleotti, uno dei maggiori ornitologi di tutti i tempi, che fu il costitutore della raccolta.
Nacque a Porto San Giorgio da nobile famiglia fermana nel 1835. Fu allievo di Paolo Salvi e, conseguita la laurea in medicina, nel 1860 si arruolò volontario nelle camicie rosse di Garibaldi seguendolo nell’epopea siciliana. Successivamente si trasferì a Torino dove, già appassionato per lo studio degli uccelli, dopo una iniziale frequentazione come studioso, nel 1866 divenne assistente nel museo ornitologico cittadino, del quale nel 1879 fu nominato vicedirettore.
Zoologo e ornitologo di grandi passione e competenza scientifica, acquisì notorietà nel campo anche a livello internazionale, collaborando, fra l’altro, alla redazione del «Catalogue of Birds» del British Museum di Londra. Fu autore di importanti pubblicazioni sugli uccelli, catalogando alcune delle maggiori collezioni e raccolte di esploratori dell’800. Fra queste l’importante «L’elenco degli uccelli d’Italia», pubblicato a Genova nel 1872, il primo e ancora oggi fondamentale censimento e studio dei volatili presenti o migranti sul territorio italiano, la collana «Columbae», «Notizie storiche intorno alla collezione ornitologica del Museo di Torino».
Quest’ultimo libro, vero lavoro di sintesi di tutta una vita di studi e ricerche, fu editato nel 1914, in margine alla realizzazione della collezione ornitologica da lui allestita all’interno del museo torinese, una delle raccolte più importanti e complete d’Europa. La sua ampia produzione di saggi, contributi, pubblicazioni, improntata al miglior rigore scientifico e alla ricerca, è tuttora di fondamentale importanza per l’ornitologia mondiale.
Fra i suoi lavori andati alle stampe, ricordiamo «L’ornitologia della Papuasia e delle Molucche» (Torino, 1879), esempio di come, mentre in Italia il suo nome è stato dimenticato, all’estero la sua fama di studioso continua a essere attuale: nel 1970 le poste di Papuasia e Nuova Guinea stamparono un francobollo dedicato all’ornitologo fermano, con il suo ritratto e, a fianco, uno struzzo.
Dal 1886 al 1913 Tommaso Salvadori Paleotti insegnò scienze naturali nel regio liceo «Cavour» di Torino, città dove morì nel 1923. La sua grande collezione di uccelli imbalsamati, comprendente anche specie rare o estinte, una volta conservata a Porto San Giorgio, ormai da diversi anni ha trovato sede stabile a Fermo, e rappresenta un esempio unico nel suo genere.
Giovanni Martinelli