Il mezzo da sbarco
Un grosso “mezzo da sbarco” alleato giaceva semiaffondato a poca distanza dalla riva, verso Nord oltre l’Ospizio Marino; tutto di ferro di quelli a fondo piatto con la prua ribaltabile in avanti; ci attirava molto per fare il bagno e per le esplorazioni subacquee ad occhi aperti nelle parti coperte interne sommerse e piene di mistero. Non avevano né maschere né occhialini. Ci andavamo nel primo pomeriggio in bicicletta con le nostre amiche per fare il bagno nella località sempre deserta. Ci mettevano in costume tra i tamerici e noi ragazzi ci dilungavano a spiare tra il fogliame, le due o tre ragazze che molto maliziosamente si attardavano anch’esse ad infilarsi i costumi interi. Avevano tutti 13-14 anni e ci limitavano a guardare e sognare. Poi tutti in acqua per bagni favolosi dentro il relitto sommerso. Nessuno ha portato via o fatto a pezzi il grosso natante di ferro per cui penso che i resti siano ancora sepolti nel mare sotto la sabbia, a Nord dell’Ospizio Marino. Fabrizio Emiliani