Cari amici, è la penultima lettera che vi scrivo e il pensiero mi crea un po’ di melanconica tristezza. Ho passato con voi un anno magnifico; ricordo tutte le visite ai Club come calorosi incontri con amici con i quali ho condiviso programmi e speranze. Non abbiamo completamente realizzato i sogni ma qualcosa è stato fatto; mi piace ricordare ancora la storia della bambina che, rigettando in mare una sola tra le numerose stelle marine in secca, disse: “questa almeno l’ho salvata”. Anche noi possiamo rallegrarci di aver fatto qualcosa di utile e di aver reso un servizio alla comunità. Nella lettera di aprile ho già ricordato, tra le iniziative realizzate, il contributo dato da tutti i Club per l’eradicazione della polio e per il microcredito. Il magnifico concerto tenutosi a Montesilvano, ideato dal Club di Pescara Nord per la raccolta di fondi per la polio, è stato un evento indimenticabile per la calorosa artecipazione dei rotariani abruzzesi e per la commovente condivisione dell’entusiasmo da parte degli oltre 1.500 presenti. Per la riduzione della mortalità infantile, tema dell’anno del Rotary International, oltre alle iniziative in Africa di numerosi Club, abbiamo recentemente diffuso l’opuscolo sulla Prevenzione delle morti in culla, problema emergente nel nostro Paese. Abbiamo cercato di portare un contributo alle nostre comunità con i Rotary campus per i disabili, i corsi di informatica per non vedenti e ipovedenti, l’opuscolo Occhio e Luce per la prevenzione dei danni da luce e, infine, con la campagna per l’abbattimento delle barriere architettoniche visibili e invisibili. Il tema della solidarietà agli anziani è stato trattato nel Forum di Campobasso e sarà ripreso durante il Congresso distrettuale a L’Aquila il 27 e 28 giugno prossimi. Il problema è stato sentito da tutti i rotariani con la realizzazione di progetti adattati alle necessità locali. Numerose sono state, inoltre, le attività nel campo della cultura: premi ai giovani studenti, stampa di libri e collaborazioni con le Amministrazioni pubbliche per il miglioramento del patrimonio culturale delle nostre città. La realizzazione del Distretto culturale dell’Appennino Umbro-Marchigiano, concretizzatosi con la sottoscrizione di un Protocollo d’intesa con circa cinquanta Enti pubblici, è stata la dimostrazione evidente che Club di città e regioni diverse, lavorando in amicizia e sinergia, possono realizzare grandi progetti. Il Distretto culturale si propone di portare un sostanziale contributo all’incremento del flusso turistico nei Centri interessati con l’attivazione di un palinsesto didattico formativo dedicato ai saperi artigianali tradizionali, la valorizzazione dei Luoghi dello spirito e il potenziamento di un modello innovativo di fruizione delle feste popolari e tradizionali. Alla fine dell’anno rotariano potrebbe subentrare un po’ di stanchezza; dobbiamo però reagire e concludere felicemente questo periodo che per me e Maria Sofia rimarrà indimenticabile. Lo sforzo finale sarà quello di riassumere per iscritto quanto ogni Club ha fatto perché ciò rimanga per il nostro e l’altrui ricordo. La collaborazione tra i nuovi e i vecchi dirigenti, la continuità nelle Commissioni dovrà essere il ponte che collega le attività del passato con quelle del futuro. Il Rotary ci ripaga del tempo e delle attività che svolgiamo con la soddisfazione che si prova per aver compiuto qualcosa di utile e di bello. A Vasto, in occasione del Congresso, festeggeremo insieme quanto abbiamo realizzato dei nostri sogni. Vi aspetto numerosi al Congresso. Giorgio