Carissimi, vi invio un interessante articolo scritto dai nostri allievi dopo aver visitato un'azienda.
Margherita Bonanni
C’era una volta un uomo che fondò una sua azienda. Aveva un sogno, farsi da solo…Sembrerebbe proprio l’inizio di una fiaba. È quanto, invece, ha realizzato Leonello Leoni. Con tenacia e determinazione è riuscito a creare l’Inim Electronics, nata nel 2005 a Monteprandone, azienda che oggi offre lavoro a 67 dipendenti e che esporta i suoi prodotti in tutto il mondo. Rappresenta in effetti la più grande produttrice di apparecchi elettronici per la sicurezza d’Italia.
L’Inim è l’ambiente sfidante dove la scommessa del prof. Scendoni e dell’Ing. Ruggieri Baldovino (amministratore della INIM) aveva più possibilità di realizzarsi. Non “essere o non essere”? non elettronica o elettrotecnica? Ma motivazione allo studio, per la vita e per il lavoro. Leonello Leoni in questo ci ha dato la possibilità di verificare la nostra preparazione e un orientamento sulle future opportunità di lavoro. Ciò è stato reso possibile grazie anche ai contatti che da anni esistono tra il nostro istituto e l’azienda, contatti dimostrati altresì dal fatto che sono molti gli assunti nell’azienda che hanno frequentato il Montani e che si sono diplomati proprio nel nostro settore.
I nostri insegnanti hanno pensato a questa visita come un’opportunità per ampliare i nostri orizzonti culturali, ma soprattutto per capire che tipo di preparazione scolastica ci serva. Quello che è chiaro è che questa è insufficiente a farci comprendere il funzionamento di tutti i macchinari, ma è sicuramente una rampa di lancio metodologica che ci da una formazione mentale per la motivazione, l’apprendimento di nuove conoscenze e quindi per l’ingresso nel mondo del lavoro. Un mare di domande spontanee, chiaramente mirate affiorano alla vista di macchinari sconosciuti. Ed ecco la camera climatica, forno in cui si possono regolare temperatura e umidità, i generatori di cella G.S.M., linea telefonica circoscritta che serve a mandare dati e controllarne la velocità e la quantità. Seguendo il nostro cammino, oltre alla compatibilità elettromagnetica per rilevare campi elettromagnetici, causati da componenti elettronici, notiamo l’analizzatore di spettro, strumento che permette l’analisi delle rappresentazioni dei segnali. Andando avanti, troviamo il tunnel “del fumo”, un piccolo tunnel all’interno del quale viene prodotto del fumo per testare l’efficienza del sensori antincendio. Proseguendo la visita ci accorgiamo anche che l’azienda progetta tutti e produce in parte, i materiali utili alla realizzazione del prodotto finale, quali hardware, software e firmware. Non c’è che dire…all’interno di questa fabbrica ce n’è di tecnologia avanzata, perché molti sono i tool e i software quali AUTOCAD, PCAD e ASSEMBLER, soprattutto per disegnare circuiti e progettare plastici! Ci siamo dovuti rassegnare, però, anche all’idea che, per lavorare in questo, come in altri settori, occorre una buona dose di competenze grammaticali e di lingua inglese!
In questo periodo si parla molto di crisi. Questo mina i sogni di noi giovani e ci fa immaginare un futuro cupo. L’Inim electronics, invece, ci ha comunicato entusiasmo e sicurezza che, se si studia e si lavora con convinzione e passione i risultati arrivano sempre. Oggi lo sappiamo, solo il duro impegno potrà darci le conoscenze e le competenze elevate, necessarie per far parte di aziende di questo calibro, di cui noi siamo il futuro.
Classe 2° EE “B” I.T.T. “Montani” di Fermo