Chi di noi a scuola non ha vissuto l’attimo “eterno” in cui il professore scrutava il suo registro per decidere chi interrogare? Subito dopo, se il nostro nome non era stato chiamato, un sospiro di sollievo! Ora questo rimarrà soltanto un ricordo per gli allievi più vecchi, infatti nel progetto generale di dematerializzazione della scuola della Spending review leggiamo: "a decorrere dall'anno scolastico 2012/2013 le istituzioni scolastiche e i docenti adottano registri on line e inviano le comunicazioni agli alunni e alle famiglie in formato elettronico". Ma non è solo questa la novità, anche le Iscrizioni avverranno solo via web: "le iscrizioni alle istituzioni scolastiche statali di ogni ordine e grado per gli anni scolastici successivi (quindi a cominciare dal 2013/2014) avvengono esclusivamente in modalità on line" attraverso un apposito applicativo che il ministero metterà a disposizione delle scuole e delle famiglie.” Addio anche alle pagelle di carta, arriveranno via email : "le istituzioni scolastiche ed educative redigono la pagella degli alunni in formato elettronico". Il risparmio comincia dalla carta speciale, le pagelle si potranno consultare sul web, oppure arriveranno per posta elettronica. Chi vorrà una copia cartacea potrà farne richiesta alla scuola. La scuola guadagnerà in termini di tempistica, velocità di accesso e abbattimento dei costi, con maggiore funzionalità dell’intero sistema. Il Ministro Profumo sostiene che la dematerializzazione della documentazione prodotta nell’ambito dell’attività della PA è una strada da seguire se si vorrà ridurre la spesa pubblica, alla luce sia dei risparmi diretti legati al minor bisogno di carta e di spazi per stivare fisicamente i documenti, sia dei risparmi indiretti, relativi al minore tempo perso e al guadagno di efficienze degli uffici. Tutte queste novità sono sicuramente condivisibili, non si può tornare indietro. Le scuole sono in grado di affrontare questa rivoluzione? Forse non tutte e non subito, soprattutto perché tutti i cambiamenti dovranno avvenire a costo zero. Sarà necessario riorganizzarsi e aggiornare il personale, ma sicuramente il vento dell’innovazione spazzerà via chi non è in grado di adeguarsi.
Margherita Bonanni