Non di solo Coronavirus deve occuparsi l’ospedale, anche se poi tutto è collegato e tutto è dentro un equilibrio fragilissimo.
Prosegue l’impegno dell’unità operativa di oncologia, guidata da Renato Bisonni, medici e personale tutto sono alle prese con i pazienti più delicati, quelli che davvero il contagio non potrebbero sopportarlo.
Ecco allora che il personale, con l’oncologo Luigi Acito, hanno voluto lanciare un messaggio sui social, proprio per far appello al senso di responsabilità di tutti, per non mettere in pericolo soprattutto le persone più fragili.
Rigorosamente isolato dal resto dell’ospedale il reparto, qui si va avanti con le terapie e con le cure che salvano la vita alle persone.
I volontari non entrano da tempo tra gli ambulatori, a malincuore hanno lasciato soli i malati, aspettando un tempo migliore: <È arrivato il momento di "alzare i toni" ? Sembrerebbe di sì, spiega Acito, Non basta il bollettino da guerra che ogni giorno ci viene dato sui contagiati e morti da coronavirus? Non basta vedere in ogni momento le drammatiche immagini degli ospedali italiani? Cosa vogliamo di più per convincerci che questa è una gravissima situazione che può segnarci per sempre? Da medico che sta in prima linea per curare e non far morire i fragili pazienti oncologici, ma soprattutto da cittadino di Fermo voglio lanciare un appello accorato: state a casa, ma veramente>.
Il personale del reparto scrive un messaggio e lo affida ai social, proprio per arrivare al cuore di tutti:
<Noi dell'Oncologia del Murri ce la stiamo mettendo tutta per vincere le nostre battaglie quotidiane. Ma abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti per vincere questa guerra. Restate in casa>.
Angelica Malvatani