Il manichino è steso per terra, a fingere di essere una persona in arresto cardiaco.
Gli studenti di infermieristica sanno benissimo cosa fare, intervengono con sicurezza e riescono ad affrontare una situazione che si gioca in pochissimi minuti.
Domenico Gabrielli è il primario di cardiologia, presidente nazionale dell’associazione medici cardiologici ospedalieri.
Dottore, perché è fondamentale la presenza di un defibrillatore e di persone addestrate all’uso? <Quando parliamo di arresto cardiaco, sappiamo che davvero i primi minuti sono fondamentali, In 20 minuti deve arrivare la Potes, ma l’intervento tempestivo di molti cittadini addestrati può salvare la vita. E’ infatti calcolato che cinque minuti dopo l’arresto cardiaco la percentuale di sopravvivenza grazie alla defibrillazione è del 50 per cento, mentre dopo altri sei minuti è praticamente dello 0 per cento. L’intervento deve essere immediato>.
È una questione anche culturale, quando c’è consapevolezza dell’importanza della prevenzione? <Ci si sta lavorando, come associazione medici cardiologi ospedalieri stiamo portando avanti un progetto che ha fatto tappa anche a Fermo. Nei giorni scorsi siamo stati a Piazzale Tupini con la nostra fondazione Per il tuo cuore onlus, ad offrire visite cardiologiche gratuite e una mappatura del proprio stato di salute da registrare su una card personale e su un registro che ha validità ovunque. Più di 300 i fermani che si sono fatti visitare, anche il sindaco Calcinaro è passato a dare la sua testimonianza>.
Si può essere ottimisti sul grado di consapevolezza dei cittadini? <Siamo stati da subito entusiasti di questa iniziativa, il Truck Tour Banca del Cuore è un'importante operazione di cultura preventiva, che permette di porre l'attenzione nei cittadini sulla prevenzione cardiovascolare, spesso affrontata superficialmente o addirittura dimenticata in modo superfluo. Il prevenire le malattie cardiologiche, in accordo con le conoscenze scientifiche attualmente maturate fa parte di un pensiero più ampio: il benessere dei cittadini della nostra Regione e dei tanti che la visitano>.
Angelica Malvatani