Chi non ha per un momento sognato di aver avuto un amico a cui aprirsi a riferire un qualche problema, averne consiglio su una decisione da prendere, su una soluzione da cercare insieme o la conferma di una convinzione.
A pochi questo sogno si è tramutato in realtà e noi Rotariani siamo stati fra questi per avere avuto tra noi, in Francesco, un socio che nel Club si è comportato da esempio di cordialità, di correttezza, di rispetto per gli altri, di entusiastica convinzione a vivere il senso etico rotariano del servire che sempre lo ha distinto e l’altruismo con cui ha vissuto il Rotary.
Oggi lo ricordiamo si come socio ma ancor più lo ricordiamo come amico fraterno.
Io oggi lo ricordo con voi dopo aver condiviso con Francesco un’amicizia di cinquant’anni, tanto da poter dire che se hai un vero amico possiedi un tesoro, se perdi un amico perdi un tesoro e se il club ha perso un socio che nel club è valso un tesoro, io in più per l’amicizia lunga oltre mezzo secolo e la stima che reciprocamente ci siamo portati, posso dirvi di aver perso un fratello, una esperienza ed una fortuna che non credo mi si possa ripetere.
E’ Francesco che mi ha introdotto nel Rotary nel 1990 ed a Lui debbo la mia formazione rotariana e Lui, se non Lui, mi avrebbe convinto a togliere spazio al mio impegno professionale per dedicarlo al Club nell’anno 2007 di cui ne fui Presidente.
Francesco mantenne la promessa di aiuto in quanto lo ebbi a mio Vice e fu un’esperienza che mi sarebbe rimasta per sempre nel cuore, dalle serate conviviali, dai temi sempre ragionati con Lui al viaggio del Club al New York che, senza Francesco, che penso non avremmo realizzato.
Tante volte insieme a Tom lo abbiamo esortato a proporsi Presidente del Club ma a tale impegno Francesco non ha mai dato conferma quantunque ne saremmo stati tutti onorati, bene sapendo che il Club ne avrebbe tratto un anno da ricordare alla insegna delle Sue doti e capacità non comuni.
Più volte insieme a Tom lo abbiamo circuito sulla doverosità rotariana del servire accettando la presidenza del Club ma la Sua convinzione era altra………. che , Presidente dopo Presidente, nella Sua disponibilità al servizio rotariano ogni Presidente ci avrebbe potuto contare.
Questo è stato Francesco, per me e per i Soci, un socio straordinario che oggi ci lascia vivissimo un esempio da tenere presente.
Fra i molti suoi impegni rotariani, uno per tutti ne rammento: Liberi nel Vento, la manifestazione rotariana che Francesco ha amato di più perché in essa credeva nell’entusiasmo di velici disabili andare per mare in competizione fra loro, vivendo quel binomio perfetto fra il servire ed il risultato esaltante del saper fare.
Penso di interpretare il sentimento di tutti se ho ricordato Francesco nel profilo delle Sue capacità, la correttezza, l’attaccamento a vivere la vita del Club, così da poter dire che il Club ti ricorderà per l’esempio che ci lasci e perché tutti noi ti abbiamo voluto bene
Norberto Dionisi