In occasione della venuta a Fermo del Ministro per i Beni Culturali, onorevole Bondi, il giorno 12 giugno ha avuto luogo la presentazione del restauro della statua di Giacomo Leopardi, collocata nella omonima piazza, realizzato grazie all’intreressamento ed al sostegno economico del Rotary. L’intervento, eseguito dai restauratori della ditta COOral diretti dalla Soprintendenza al Patrimonio Storico- Artistico delle Marche, ha consentito di consolidare gli elementi lapidei del monumento, di effettuarne la pulitura e di proteggere la pietra dagli agenti atmosferici per evitare ulteriori danni alla pregevole scultura eseguita nel 1886 dall’artista piemontese Edoardo Tabacchi . L’dea di realizzare due monumenti dedicati ai maggiori poeti marchigiani, Annibal Caro e Giacomo Leopardi, venne lanciata dal conte Alessandro Maggiori il quale nel suo testamento, redatto nel 1882, elargiva la cospicua somma di 5000 lire per sovvenzionarne l’esecuzione: il sindaco di Fermo si fece carico dell’attuazione dell’intenzione, concorrendo con altri denari alla sua esecuzione e dopo due anni le sculture vennero presentate al pubblico nel corso di una cerimonia alla quale parteciparono i sindaci di Civitanova Marche, patria del Caro, e di Recanati. Disposte inizialmente in Largo Calzecchi Onesti, le due statue vennero poi rimosse per ragioni legate alla viabilità: quella di Annibal Caro è rimasta per molti decenni confinata in un piccolo cortile della Biblioteca Comunale finchè non ha trovato una sua degna collocazione presso il Teatro dell’Aquila, mentre l’effige di Leopardi venne collocata nella piazzetta antistante il liceo classico. La pietra di Viggiù con la quale il Tabacchi ha realizzato i due monumenti è soggetta a deteriorarsi a causa degli agenti atmosferici e della escursione termica, pertanto si è rivelato provvidenziale l’intervento promosso dal Rotary per salvaguardare l’integrità dell’opera che dall’alto del suo basamento ha assistito per molti decenni all’ingresso a scuola di varie generazioni di studenti fermani, soliti confidare a Giacomo Leopardi le ansie per le loro interrogazioni e per i compiti in classe. Edoardo Tabacchi, grazie al successo riscosso dalle opere realizzate, ottenne la cittadinanza onoraria di Fermo, ma gli abitanti della città decretarono maggiore gradimento per il monumento a Leopardi, mentre quello di Annibal Caro venne da molti giudicato inadeguato per la posizione della figura, ritratta nell’atto di passeggiare. Stefano Papetti