Una vita piena, libera, senza barriere, né fisiche né mentali. Una vita che preveda una passeggiata in montagna, un viaggio al mare, un tuffo, un sorriso, un amore.
E’ la vita che chiedono le persone diversamente abili e le famiglie che fanno parte dell’Anfass fermana, una sessantina i nuclei familiari che fanno parte del gruppo nato sei anni fa. Una battaglia che si fa giorno per giorno, in ogni luogo, a difendere i diritti delle persone, a chiedere servizi che qui, nel fermano, sono abbastanza carenti.
Le barriere le abbattono tutti loro, insieme, un giorno dopo l’altro, le butta giù Fortunato Cutini, per il figlio autistico, le abbatte con forza Angelo Larocca, da anni completamente paralizzato in seguito ad un incidente. Insieme hanno fortemente voluto un’iniziativa che sabato e domenica coinvolgerà diversi luoghi del fermano: <<E’ un’idea che vuole garantire la montagna a tutti, anche a noi. Abbiamo trovato la collaborazione del Cai di Fermo e del gruppo Running Angels della Valle D’Aosta che ha in dotazione una innovativa carrozzina adatta a strade impervie. Il prossimo fine settimane ne porteranno sei nel fermano, ne parleremo sabato sera alle 21 al Buc machinery di Fermo, chiudendo un buffet offerto da Capolinea e dall’enoteca di Giuseppe Rossi>>.
Il cuore del viaggio sarà domenica, chiunque voglia potrà partecipare all’escursione che partirà dal lago di San Ruffino per poi attraversare sentieri e ruscelli, per entrare nel cuore della natura, in luoghi che con la carrozzina sarebbe irraggiungibili.
Anche qui ci saranno cose da mangiare, offerte da tanti che hanno voluto esserci: <<Il nostro sogno è di poter avere quella carrozzina anche qui nel fermano, per poter costruire un rapporto stabile con la montagna, ogni carrozzina costa circa 3 mila euro, sarebbe per noi un regalo grande, una barriera in meno>>.
Angelo ha già navigato in piena autonomia con una barca attrezzata per essere guidata col mento, grazie all’associazione Liberi nel vento. Ha fatto sci e immersioni, ha scoperto la vita che merita di essere vissuta, tutta, per intero, anche insieme a Chiara, il grande amore di questi ultimi due anni e mezzo e per sempre: <<Di certo la vita come la mia non è facile, io però lavoro, mi esprimo, voglio fare le cose che amo, vorrei abbatterle tutte le barriere, anche quelle del pregiudizio, per avere giorni pieni>>.
Fortunato parla delle battaglie che si fanno ogni giorno, della solitudine, del sogno di avere un laboratorio che possa dare un lavoro reale a chi ha diverse abilità: <<Abbiamo fatto con i nostri ragazzi magliette stampate, le abbiamo vendute al mercatino, loro, gli autori, erano orgogliosi, sentivano di poter dare qualcosa alla comunità. Ecco, noi siamo impegnati per questo, perché questa vita già complicata per loro non abbia altre barriere, invisibili ma altrettanto impegnative>>.
Angelica Malvatani