Il problema colpisce il 20% dei piccoli. Le apnee notturne predispongono a diabete e arterosclerosi. È considerato un problema esclusivo degli adulti, eppure 1 bambino su 5 russa durante il sonno. Il 3% dei piccoli, invece, combatte con un disturbo più complesso: le apnee notturne (OSAS - Obstructive sleep apnea syndrome) e la mancanza ricorrente di ossigeno nel sangue può predisporre al diabete e all'arterosclerosi.
Consiglio ai genitori di tenere d'occhio i segnali indicatori di possibili problemi.
I piccoli pazienti affetti da tale disturbi debbono essere studiati per comprendere meglio l'entità del problema, definire una strategia terapeutica e, quando necessario, attribuire ai casi più gravi una priorità chirurgica.
Più in generale, in età prescolare e scolare il disturbo del respiro nel sonno ha un impatto negativo sul rendimento scolastico, sull'atteggiamento relazionale e sul comportamento del bambino. "La fase di sonno profondo è estremamente importante per lo sviluppo del bambino e la fatica continuativa a cui i piccoli con questi disturbi sono sottoposti, li espone a futuri problemi.
Multifattoriale la genesi del problema, multidisciplinare deve essere pertanto la terapia, con il concorso di più specialità, sia mediche che chirurgiche: dall'otorinolaringoiatria all'ortodonzia, alla pneumologia, senza la pediatria e la logopedia.
Il consiglio per genitori e insegnanti è di prestare molta attenzione ai segnali: il russamento costante notte dopo notte; incubi notturni; fare la pipì a letto; iperattività durante il giorno o disattenzione a scuola possono essere indicatori di problemi del respiro che non vanno trascurati o sottovalutati.
Il secondo passo è programmare una visita con lo specialista otorino con competenze riguardo tale disturbo per indagare le cause del disturbo e per definire la terapia più idonea.
Simonetta Calamita
Specialista Otorinolaringoiatra - Foniatra - Disturbi respiratori del sonno