L’articolo 32 della Costituzione Italiana ci dice che: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.
Senza nessuno stupore e con giusta causa per chi prede alcune decisioni, leggiamo che la nuova giunta Regionale Marchigiana attua un piano di tagli nella nostra sanità.
Con una decisione assunta in pieno agosto viene emanata una direttiva vincolante per gli enti del sistema sanitario regionale in materia di contenimento della spesa del personale che prevede di conseguire entro fine 2015 un risparmio di ben 7.294.000 euro.
Nel frattempo però siamo in cerca nuovi dirigenti amministrativi a tempo determinato, di cui probabilmente i cittadini non sentono un gran bisogno, mentre si taglia sul personale in corsia che è la base per provare a mantenere gli attuali standard di erogazione dei servizi da tempo in sofferenza.
Non possiamo però soltanto vedere il bicchiere mezzo vuoto, possiamo vederlo anche mezzo pieno, poichè la nostra Giunta Regionale ci regala un piano strategico che unisce pubblico e privato e che cerca di razionalizzare, portare efficienza e dare una certa omogeneità a questo connubio sempre più importante per una Sanità futura. E' per questo che è nell’ultimo periodo è stata attivata una piccola rivoluzione in termini di posti letto nella Sanità privata delle Marche. Un accordo per certi versi storico è stato sottoscritto qualche giorno fa dalla Regione e dalle Case di cura multispecialistiche private accreditate delle Marche.
Otto cliniche rivedranno la distribuzione interna dei posti letto dando vita ad una importante riorganizzazione delle strutture sanitarie private che, per la prima volta, ragioneranno non più ognuna per sé ma in rete. Non c'era tempo da perdere visto che il decreto del ministero della sanità prevede degli standard qualitativi, quantitativi, strutturali e tecnologici relativi all'assistenza ospedaliera da raggiungere in tempi strettissimi.
“La ratio di questo accordo - spiega il direttore del Servizio di Salute Marchigiano, risponde agli stessi criteri che ci siamo dati nella sanità pubblica dove abbiamo lavorato per ridurre la frammentazione riconvertendo tredici piccoli ospedali in case della salute. Con i privati vale la stessa logica. Di qui la necessità di farli ragionare in rete per portare l'intero sistema sanitario su posizioni coerenti, riducendo la frammentazione, lavorando sull'appropriatezza delle erogazioni, tanto nel pubblico quanto nel privato convenzionato così che tutti parlino la stessa lingua e ci sia una organizzazione e un'offerta quanto più omogenea possibile”.
Un mondo, quella della sanità privata, in continua evoluzione nella nostra Regione come nelle altre che grazie alla loro flessibilità mette sempre più in risalto il tanto rigore del pubblico. E il mercato, in ogni settore, sanità compresa, premia chi si adatta. Chi è flessibile e si mette al passo coi tempi.
E proprio grazie al privato che oggi possiamo avere un’ottima offerta di prestazioni sanitarie di ogni tipo , ad un costo paragonabile a quello del ticket pubblico. Stando al passo con i tempi, sono sempre più le associazioni di consumatori, assicurazioni, enti, consorzi, associazioni e aziende che si convenzionano con il privato per raggiungere accordi molto vantaggiosi su quello che possa essere un costo contenuto e un servizio immediato. Che ben venga la concorrenza tra privati, chi ne beneficia è il paziente/cliente che è messo sempre più al centro dell’attenzione con un servizio sempre più di Elite a costi sempre più alla portata di tutti.
Mai essere scettici ai nuovi cambiamenti e mai avversi a nuove figure nel mondo sanitario, il mondo cambia velocemente e anche il nostro sistema sanitario piano piano si andrà ad uniformare con quello di tutta l’Europa dove andremo a trovare dei partner assicurativi che ci garantiranno un servizio convenzionato e un programma obbligato di prevenzione.
A proposito di Prevenzione, sarà da qui che si snoderà tutto il nostro benessere futuro, e se all’inizio di questa lettera sottolineavamo i tagli della nostra Amministrazione chiudiamo elogiandoli per l’importante impegno che dedicheranno fino al 2018 al Piano di prevenzione della salute che ha il merito di dare priorità a quella parte della Sanità che ha una grandissima importanza per tutti noi perchè costruisce la salute di oggi e di domani».
Luca Capodaglio