Carissimi/e, due righe di riflessione come commiato dalla mia Presidenza, anche se con un po’ di ritardo. Poche righe per comunicarvi il mio intimo compiacimento per avervi offerto un anno sociale che credo sostanzialmente positivo, per ringraziarvi della fiducia che mi avete accordato e per avervi sentito vicino nella condivisione delle nostre iniziative e nella disponibilità senza riserve ad ogni chiamata di collaborazione. Abbiamo fatto tante cose. Abbiamo portato avanti con efficacia la parte più qualificante della vita rotariana: una Progettualità impegnativa e ambiziosa, come la definì all’inizio lo stesso Governatore; Progetti annuali e pluriennali, territoriali, distrettuali e internazionali, rivolti in ambito caritatevole, sociale, culturale e scientifico. Abbiamo tenuto un Forum di rilevanza nazionale sullo sviluppo del manifatturiero e sul ruolo attuale del Montani e del Progetto Fenice. Ho sempre ritenuto i nostri momenti di aggregazione sociale occasioni di grande importanza nelle nostra vita di Club, per cui ho cercato di offrirvi Conviviali con Relatori di spessore su temi vari, dall’economia al territorio ad argomenti sociali di estrema attualità; due sole Conviviali a tema medico, per non cedere a impulsi pletorici professionali. Donatella ha cercato di dar il meglio di sé nell’organizzazione delle nostre cene, per renderle veloci e curate nella sostanza e negli allestimenti. La costante alta affluenza partecipativa mi dà ragione di pensare che abbiate condiviso quanto proposto. Ho cercato di curare molto i rapporti con i giovani, in particolare con il nostro Rotaract, con il quale abbiamo stabilito un clima di fattiva, reciproca collaborazione e gli ingressi al nostro Club di ex rotaractiani, già effettuati e previsti, sono una testimonianza dell’efficacia di tale politica. Infine il viaggio a Londra. Abbiamo cercato di fare una selezione di siti un po’ al di fuori dalle mete abituali. La piacevolezza dell’albergo in uno dei quartieri più eleganti della città a due passi dalla nostra Ambasciata e vicino al centro nevralgico di Londra, nonché la guida impareggiabile di Stefano Papetti, credo che abbiano impreziosito questa bella esperienza sociale. Vi sarò sempre grato per avermi concesso il privilegio di guidare il nostro Club nell’anno rotariano trascorso, poiché ciò mi ha consentito di conoscere più a fondo sia l’importanza della realtà rotariana e delle sue potenzialità molto spesso inespresse, nonché le preziose valenze professionali, imprenditoriali e cultuali del nostro territorio dal quale la mia storia professionale e universitaria mi avevano tenuto per gran parte separato. Cercherò da Past-President di dare il mio contributo a Luca e a quanti riterranno utile l’apporto di questa bella esperienza presidenziale, affinchè il nostro Club conservi il prestigio che gli spetta per la sua attività e la sua storia. Un saluto affettuoso a tutti voi da me e Donatella Giuseppe