Chirurgia, radio e chemioterapia. Per anni sono state queste le armi per combattere i tumori. Oggi, accanto a queste realtà già consolidate, l’immunoterapia entra di diritto a far parte delle nuove strategie nella lotta al cancro. A testimoniarlo sono i sempre più numerosi studi clinici a riguardo. L’ultima edizione del congresso ASCO di Chicago, il più importante appuntamento mondiale dedicato all’oncologia clinica, è stato dedicato in gran parte proprio all’immunoterapia. Un approccio di grande successo tanto da essersi meritato, nell’ultima edizione della prestigiosa rivista Nature, un numero speciale. Non più un’eterna promessa ma solida realtà.
SCATENARE LE DIFESE- Come spiega Michele Maio, direttore del dipartimento di immuno-oncologia dell’azienda ospedaliera Le Scotte di Siena, «tecnicamente si tratta di un concetto semplice quanto geniale: sfruttare e pilotare il sistema immunitario affinché possa rispondere in modo adeguato alla presenza di un agente estraneo come il cancro». Se il sistema immunitario è una realtà complessa e trovare il modo di regolarne il funzionamento è sempre stato difficile, l’impasse si è sbloccata a partire dai primi anni Duemila con lo sviluppo di farmaci biologici in grado di interferire con i nostri meccanismi di difesa. A fare da apripista è il melanoma, il più diffuso cancro della pelle.
Simonetta Calamita