Tutti siamo consapevoli che l’Italia è bloccata da una serie infinita di ritardi e pastoie burocratiche e amministrative che ne impediscono la ripresa e lo sviluppo; non passa giorno che questi argomenti non occupino le prime pagine nei giornali e nei telegiornali nazionali; praticamente siamo riusciti a restare fermi e ad “incartarci” da soli mentre il resto del mondo correva, con gli ovvii risultati sotto gli occhi di tutti.
Non tutti i soci sono invece consapevoli che anche il nostro Rotary è bloccato, resta fermo e guarda al passato, cioè si è “incartato” da solo per una serie di consolidate cattive consuetudini che ne determinano il declino, frenano lo sviluppo e appannano l’immagine pubblica; queste sono note da tempo ma nessuno sembra porvi mano in maniera risoluta.