2014.05.11 – “Il Cinismo dei Parrucconi: Renzi e l’Intellighenzia” di Luca Romanelli

Pubblicato il 11 Maggio 2014 da admin

Luca Romanelli

Luca Romanelli

Ci mancava Scalfari stamattina che vuole la Costituente per riformare il Senato.

Da quando è nato il governo Renzi, i Parrucconi (traduzione dall’inglese bigwigs) dei grandi giornali, da Panebianco a Di Vico, da Folli a Di Battista, elargiscono a piene mani scetticismo e diffidenza sui provvedimenti del Matteo, con sussiegose analisi ed un tono come di “lo so come va a finire”. Lo fanno spesso con giudizi stentorei, privi della carità di un’argomentazione.

C’è da pensare, innanzitutto, che siamo terrorizzati dall’inedito stile del Monello di Palazzo Chigi: parlare in Italiano chiaro, scandire numeri e scadenze, accelerare i tempi di decisione.

Mai visto prima. Ve li ricordate, appena un anno fa, i 70 saggi di Letta per la riforma della Costituzione? La famigerata chiarezza di Renzi è per i Parrucconi una minaccia aperta al ruolo di sofisticati interpreti dei retroscena e delle oscure dinamiche del potere in Italia, faro nella nebbia degli sconcertati cittadini-lettori.

Anche i loro potenti editori sono preoccupati: il Fiorentino corre, piace sempre più alla gente e lascia poco tempo alla tessitura delle loro trame.

Eppure l’Intellighenzia avrebbe ampio materiale su cui esercitare la propria sapienza politica. Lasciamo stare i provvedimenti urgenti che il Governo ha potuto prendere in 70 giorni, dalla riduzione del carico fiscale ai meno abbienti (la Germania l’ha fatto nel 2006) all’avvio serio della spending review,  alla semplificazione delle norme sul lavoro.

Ci sono adesso in ballo almeno quattro grandi riforme che possono dare una svolta a questo Paese incancrenito.

La legge delega sulla riforma del sistema fiscale è già operativa; quella della radicale revisione delle politiche del lavoro (il jobs act) è incardinata al Senato; il 13 giugno verrà presentata la riforma della Pubblica Amministrazione ed a seguire ci sarà quella sulla giustizia civile.

Cari Parrucconi, non spero che tifiate per un cambiamento che aspettiamo tutti da troppo tempo, ma almeno tirate fuori qualche analisi o suggerimento concreto sui temi che affliggono il nostro quotidiano. Ve ne sarei veramente grato.

Luca Romanelli

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