Matteo voleva vivere, era un giovane come tanti, coi sogni, le speranze, l’energia dei suoi pochi anni. La vita di Matteo si è spenta su una strada, ormai cinque anni fa, ma il suo passaggio terreno non è stato vano. La famiglia di Matteo, i Biancucci, hanno donato gli organi del ragazzo che da quel giorno è diventato il simbolo della generosità assoluto, della forza che ha la generosità anche nel momento estremo della morte, della fine più tragica.