Internet ed in particolare Social Networks come Facebook, Twitter, Linkedin, fanno sempre più parte della vita quotidiana di molte persone sia adulti, giovani e adolescenti a cui piace essere in rapporto virtuale con altri che hanno interessi e obbiettivi simili ,e sempre piu’ frequentemente, trascorrono il loro tempo con “Amici Virtuali” che non in relazioni reali. Questi “Utenti “spesso rilevano in rete informazioni su se stessi, piu’ di quanto non facciano di persona nella vita reale con i loro familiari ed amici. Viene inoltre sempre più segnalato che i Social Network possano rappresentare un rischio per gli adolescenti e per i soggetti sensibili, i quali potrebbero essere negativamente influenzati fino a sviluppare depressione. In altri termini negli ultimi anni si stanno sviluppando osservazioni su problematiche psicosomatiche connesse con l’uso di S.N. e stanno emergendo neologismi quali cyberbullismo e cyberostracismo , per definire comportamenti che rasentano la pscicopatologia . Dal momento che l’asma bronchiale costituisce una patologia in cui le implicazioni psicologiche svolgono un ruolo importante nel determinare variazioni dell’ostruzione bronchiale, è certamente utile tentare di verificare se il paziente affetto da tale patologia, possa essere influenzato dall’uso dei S.N. Sono infatti stati pubblicati articoli specifici al riguardo su riviste Internazionali come Lancet dove venivano segnalati casi di peggioramento dell’asma connesso con Facebook in giovani affetti da asma bronchiale allergico e sono in tale studio stati segnalati le interazioni psicosomatiche e cliniche che possono insorgere in soggetti asmatici utenti di SN. Esistono d’altro canto, anche numerose osservazioni relative ad effetti benefici di internet e de SN nel migliorare le conoscenze ,le relazioni sociali e la stima in se stessi. Pertanto come per ogni cosa e’ importante a mio avviso tener presente il detto di Orazio:” Est modus in rebus” , in altri termini anche l’uso di internet e dei SN dovrebbe avvenire in modo razionale e con una buona dose di autocontrollo. Simonetta Calamita