Qualche mese fa quando abbiamo deciso di aderire ad un Progetto Nazionale volto a favorire nella Società e soprattutto nei giovani, azioni positive per lo sviluppo di una coscienza etica, consapevole e coerente con i principi della legalità, lo abbiamo fatto con uno spirito di coinvolgimento a tutto campo e portato avanti con impegno seguendo le linee guida del tema proposto per questo anno scolastico “L’Illegalità ambientale danno della Società Civile. Aria, Acqua, Suolo beni comuni: proteggerli significa proteggere il nostro futuro”. Una bellissima esperienza come Commissione Azione Giovani che ci ha portato tra gli studenti delle Scuole Secondarie di II Grado di Fermo. I risultati? Oltre ogni aspettativa. E’ stato realizzato da un team di studenti della V classe dell’ITT Montani di Fermo un manifesto (come da foto) ispirato al tale tematiche dal titolo “La Plastica fossile uccide il pianeta e illegalmente viene abbandonata – LA SOLUZIONE: Abbiamo inventato biooplastiche dai materiali di scarto alimentare. Un doppio vantaggio: evitare l’onere dello smaltimento dei rifiuti – abbassare il costo del prodotto finito.” e quattro elaborati scritti sottoforma di tema da cui abbiamo estrapolato alcune considerazioni dei ragazzi partecipanti a questo Concorso Nazionale . Lo studente Massimilano Ceci ad esempio nel proprio elaborato parte da alcuni dati per analizzare il fenomeno e scrive che: “…. Dopo una sofferta gestazione, durata un ventennio e costellata di denunce e richieste di intervento allo Stato da parte dei principali movimenti ambientalisti, il 19 maggio 2015 il Senato ha approvato il Ddl 1345 B, una riforma che mira a trasformare, o meglio, a modernizzare, la legislazione relativa ai cosiddetti “eco-reati”, definiti come qualunque azione compiuta ai danni dell'ambiente. La situazione si è ora ribaltata favorevolmente: nel giro di due anni dalla promulgazione della legge, il giro d'affari derivante da attività illegali, che implicassero danni ecologici, ha subito una contrazione percentuale di più del 30%. I numeri in gioco, però, sono ancora decisamente troppo alti: si è passati da un picco, nel 2014, di ben 22 miliardi di euro, ai circa 13 miliardi del 2016, e, sempre nel 2016, sono stati 25.889 i delitti ambientali contestati sul territorio nazionale, che corrispondono a ben tre reati (riguardanti smaltimento illecito di rifiuti, escavazione abusiva, traffico di animali esotici, furto o danneggiamento di beni archeologici, abusivismo edilizio, omessa bonifica o impedimento di controllo) per ogni singola ora di ogni singolo giorno dell’anno. I dati sono decisamente allarmanti!”.
Annalaura Luciani invece pensando all’ambiente ne analizza altri aspetti: “ … Piuttosto, vi siete mai soffermati a chiedervi il perché di quest’appellativo di “Bella Italia”? .. Se si chiama Bel Paese un motivo ci sarà: abbiamo a disposizione un territorio straordinario, paesaggi mozzafiato, luoghi immersi nella natura e tutti da esplorare, un mare che non ha alcunché da invidiare alle più belle località esotiche ed incorniciato da spiagge caratterizzate dalla macchia, la vegetazione tipica delle aree che si affacciano sul Mediterraneo; abbiamo vette altissime, la neve, l’aria pura ed incontaminata dei monti, i boschi verdeggianti in estate e tinti di rosso in autunno; abbiamo beni culturali disseminati in ogni dove, lungo tutta la Penisola ed è proprio in Italia che si trovano molti dei più importanti luoghi di interesse storico. Sono anche tutte queste bellezze che rendono la nostra Nazione grande nel mondo. A tali bellezze, però, sono purtroppo correlati numerosi fenomeni negativi e reati dovuti alla noncuranza ed alla fame di denaro dell’uomo, primo tra tutti l’illegalità ambientale, meglio conosciuta con il termine di “ecomafia” o nel piccolo della vita quotidiana, con quello di “inciviltà”. Di ecomafia si sente molto spesso parlare quando vengono trattati temi quali: traffico illegale di rifiuti, abusivismo edilizio, frodi alimentari, bracconaggio e circolazione illegale di animali protetti e/o esotici nonché traffico di opere d’arte rubate: sono tutti reati riconducibili alla stessa piaga che affligge il nostro Paese e che da tali attività illecite riesce a ricavare enormi somme di denaro, a discapito dell’ambiente e, di conseguenza, della salute dei cittadini e di tutta la società civile. Passeggiando per le strade, è ancora molto comune incontrare chi getta rifiuti a terra anziché nei cestini, chi nasconde mozziconi di sigaretta sotto la sabbia, chi si libera dell’immondizia lanciandola dal finestrino dell’auto e via dicendo. Possono sembrare esempi insensati o piccoli particolari trascurabili ed irrilevanti, ma secondo la mia opinione è da qui che occorre ripartire: credo che insegnare ai cittadini ad essere civili non sia il traguardo, ma la partenza da cui uno Stato dovrebbe iniziare la lotta contro l’illegalità ambientale, in modo da poter rendere quella in cui viviamo una società realmente civile e garantirle un futuro che possa essere diverso dal vivere in un territorio inquinato e non tutelato.”
Nel proprio elaborato Enzo Scarlati ha una visione positiva sull’argomento “ … L'uomo, per fortuna, sta cercando in tutti i modi di combattere ogni forma di inquinamento possibile grazie al progresso: sostituendo le automobili tradizionali, produttrici di carburanti dannosi,con auto ibride ed elettriche, producendo spray nella cosmesi con concentrazioni minime o nulle di gas, ed a livello urbano, lavorando sullo smaltimento dei rifiuti, grazie alla raccolta differenziata. Infine nelle grandi città,grazie ai divieti di circolazione delle auto, si sta diffondendo l’uso di trasporti alternativi ad esse, come la metropolitana, i tram, gli autobus elettrici e le biciclette. Credo che il progresso stia compiendo passi da gigante e che si stia gradatamente e lentamente diffondendo un processo di sensibilizzazione presso vasti strati della popolazione sulle tematiche ambientali, perché questo delicato argomento riguarda l’intera umanità. Penso che dovremmo lasciare ai nostri figli un mondo migliore e più pulito ed educarli al rispetto per la natura e per l’ambiente circostante.”
Lo studente Marconi Pierfilippo illustra come: “ … Persino Papa Francesco nel 2015 con la sua Enciclica “Laudato si…”, titolo che riprende il Cantico delle Creature di San Francesco, ha voluto dare uno scossone alle nostre coscienze perché tutti possiamo e dobbiamo avere cura della creazione, dell’ambiente in cui viviamo, evitandone lo sfruttamento selvaggio. Il suo è un invito rivolto a tutti gli uomini, potenti e non, credenti e non, a cambiare rotta per evitare catastrofi ambientali ed antropologiche. È un dato di fatto che, con il passare del tempo, l’intervento dell’uomo sul territorio si è fatto sempre più massiccio, distruttivo, crudele e pericoloso. A questo punto non penso proprio di poter ignorare l’aspetto più grave che metterà a repentaglio l’esistenza stessa della specie umana sul Pianeta: l’emissione di Co2 in atmosfera. La specie umana, infatti, da troppo tempo ormai, ha smesso di andare a lezione dalla storia e di porre il progresso al servizio della pace e del benessere. Gli scienziati di tutto il mondo analizzando i dati raccolti, hanno scoperto, infatti, che negli ultimi anni le concentrazioni di anidride carbonica (il principale gas serra) in atmosfera hanno toccato un nuovo record ovvero il 42% in più dell’era preindustriale, ma ciò che preoccupa maggiormente è la rapidità con cui sta aumentando la presenza di questo gas, un aumento senza uguali negli ultimi trenta anni. Si sa che la presenza di anidride carbonica in atmosfera è preoccupante per la sua capacità, insieme ad altri gas, di trattenere parte del calore emesso dalla Terra. Si tratta di un processo naturale che, noto come effetto serra, rende il nostro pianeta abitabile. Senza il suo contributo, infatti, la terra sarebbe una gelida palla di ghiaccio, ma quando, a causa delle emissioni generate dalle attività umane, questo gas aumenta troppo, l’atmosfera trattiene un surplus di calore e le stagioni diventano sempre più calde, mentre temporali cicloni e tornado diventano via via più frequenti e violenti con venti che raggiungono anche 170 km orari. L’uomo sa che deve smettere, entro il 2050/2070, di contribuire all’effetto serra facendo sparire i sette miliari di tonnellate dell’anidride carbonica che oggi emette nell’atmosfera. Certo una società altamente industriale come la nostra ha bisogno di grandi quantità di energia: abbiamo bisogno di energie nelle industrie, nelle fabbriche, nelle città, nelle scuole, negli ospedali, ma anche nelle nostre case, per il telefono, il televisore, i vari elettrodomestici, il pc e tutti gli “aggeggi” di cui sono ricche le nostre abitazioni e di cui non potremmo più fare a meno, ma… tranquilli: è sufficiente ricorrere alle fonti energetiche alternative. È necessario chiederci come operiamo noi per tutelare il bene prezioso che è l’ambiente. È una domanda che ci dobbiamo porre urgentemente tutti quanti, per i nostri figli, ma anche per noi stessi. Non ce lo chiede il futuro ce lo chiede il presente e con molta urgenza.”
La sensibilizzazione, la dedizione e il massimo coinvolgimento con i giovani lo abbiamo ottenuto e questo è per noi già un grande risultato, ora non ci resta che “incrociare le dita”, auspicando per i nostri studenti dell’ITT Montani di Fermo che hanno lavorato credendoci, dopo la valutazione da parte della Giuria nominata dalla Commissione Interdistrettuale “Legalità e cultura dell’Etica” la conseguente partecipazione il prossimo 06 aprile alla manifestazione per la programmata premiazione.
Serenella Ciarrocchi - Presidente Commissione Azione Giovani del Rotary Club Fermo