Link della Rivita n° 9 - altrachiave-new-n9
<<Resto fuori grazie alle pagine di questo giornale, domani torno in carcere ma intanto lascio i miei pensieri>>. Sono le parole di Francesco, il grafico del giornale del carcere di Fermo, L’Altra chiave news. L’occasione è la presentazione del numero nove della rivista nata cinque anni, diretta dalla giornalista Angelica Malvatani, realizzata su volontà della direttrice Eleonora Consoli col supporto dell’area trattamentale con Nicola Arbusti e Lucia Tarquini.
Un numero speciale, realizzato con la collaborazione con le scuole superiori della città, le parole sono degli studenti e dei detenuti, le immagini sono dei ragazzi che hanno raccontato, a modo loro la libertà.
Un incontro al quale ha preso parte anche il prefetto Mara Di Lullo che ha sottolineato: <<Un giornale che esce dal carcere è un segnale importante, è l’occasione per consentire a chi sbaglia di recuperare, di non restare chiusi dentro, di ritrovare nuove prospettive. E’ un modo per parlare con le giovani generazioni di una storia che non è sempre facile>>.
Il sindaco Paolo Calcinaro ha ricevuto dal carcere un dono, un orologio dedicato ai colori della Fermana, assemblato dai detenuti in carcere per un nuovo progetto realizzato in collaborazione con l’associazione Amelia: <<Sono tante le occasioni che abbiamo per collaborare con il carcere, ha sottolineato il sindaco, in questi giorni ci sono due detenuti che si occupano della pulizia attorno all’ospedale per una convenzione col comune, in maniera gratuita, per una sorta di restituzione che è molto apprezzata dai cittadini. Il giornale è un’occasione buona per far conoscere storie e umanità>>.
Il garante dei detenuti, Andrea Nobili, ha parlato del progetto di Fermo come di un esempio per tutto il territorio: <<Ne parlo anche agli incontri con il garante nazionale, sono occasioni importanti per creare consapevolezza, io mi occupo anche dei diritti dei minori e degli adolescenti e questo legame tra il mondo fuori e quello dentro è fondamentale per parlare al cuore, per costruire qualcosa di positivo>>.
In sala i ragazzi che hanno dato il loro contributo al giornale, i docenti, la dirigente dell’Ipsia e del liceo artistico Stefania Scatasta, l’ex preside dell’Itet Carducci Galilei Roberto Capponi che ha dato il via al progetto di collaborazione col carcere, oggi ripreso dall’attuale preside Cristina Corradini.
In chiusura l’annuncio dell’assessore ai servizi sociali, Mirco Giampieri, che con l’assessore regionale al bilancio Fabrizio Cesetti ha confermato: <<Il progetto editoriale del carcere di Fermo è diventato capofila di tutte le esperienze delle Marche e la Regione ha riconosciuto un importante contributo per sostenere l’attività di giornali come questo, importanti ponti di comunicazione, luoghi nei quali si costruisce tolleranza, apertura, possibilità>>.
Il coordinatore dell’Ambito XIX Alessandro Ranieri ha curato il progetto che vede Fermo capofila sulle altre esperienze editoriali delle Marche, proprio per l’alto valore formativo che ha l’esperienza nata nel piccolo carcere ma sbarcata presto nelle scuole, per un confronto che fa bene a tutti.
Il Rotary club di Fermo ha negli anni appoggiato il progetto, donando una stampante e un programma di impaginazione che è stato utile ai detenuti per realizzare in maniera autonoma il giornale.
All’incontro di presentazione ha partecipato la presidente Silvana Zummo, l’iniziativa di sostenere L’Altra chiave news è partita con il past president Luca Romanelli.
Il responsabile dell’area trattamentale Nicola Arbusti ha parlato di un progetto che consente di costruire legalità partendo da esempi concreti, parlando anche di chi dopo il carcere è riuscito a ricostruirsi, abbattendo muri e barriere che spesso sono legati soprattutto al pregiudizio e alla mancanza di conoscenza. Tra i ragazzi che hanno partecipato alla redazione del giornale c’è Leonardo Bertuzzi che spiega così l’impressione ricevuta: <<La forza di volontà con cui andate avanti è per noi ragazzi grande fonte di ispirazione. A tutti è capitato di abbattersi per delle sciocchezze. Questa esperienza però è stata significativa, perché mi ha fatto capire che il primo dei miei problemi spesso è l'ultimo dei vostri, e che non c'è ragione per cui non possa superare le difficoltà che fanno parte della vita di tutti i giorni>>.
Angelica Malvatani