È bello essere... Liberi nel Vento! Si. Provare per credere.
Nel precedente articolo abbiamo visto cos'è l'Associazione Liberi Nel Vento. Come nasce, cosa fa. Come si inserisce il Rotary in questo contesto.
Come in quella sede promesso, vi racconto ora l'esperienza personale di collaborazione nel progetto e le prospettive di sviluppo. Con un pizzico di commozione e fiera di essere rotariana. Ogni giorno di più. Altro è fornire mero supporto economico. Altro è partecipare alle attività concrete. Tradotto in termini colloquiali, altro è mettere le mani in pasta.
Si profila un'esperienza straordinaria già agli esodi. È gioco di emozioni. Perché limitarsi a rifondere qualche migliaio di euro?
È cominciato dal semplice portare uno stendardo alla base nautica di LNV. Dedicare qualche ora di un prezioso sabato di inizio luglio 2014. Fare di tutto per seguire la regata in mare. Reso possibile, nonostante l'onda, grazie al nostro caro socio Andrea Giammarini. E rifarlo con ancor più gioia nel cuore nel luglio 2015. Coinvolgere con il sorriso. Ed essere accolti con il sorriso. E l'allora neoarrivata socia Serenella Ciarrocchi ci ha accolti così. È scattato qualcosa di più profondo in me. Molto più di quanto potessi rendermi conto effettivamente al momento.
Partorita l'idea. Mi rivolgo direttamente allo straordinario Presidente dell'Associazione Liberi nel Vento, Daniele Malavolta. Daniele... voglio fare qualcosa di concreto. Nata l'intenzione. Seguita l'azione. Partecipare attivamente. Come? Cominciando dal dedicare ciò che di più prezioso oggigiorno abbiamo: tempo. Basta poco. Quando il perché è forte, il come non è un problema. E i progetti prendono forma.
E le soluzioni arrivano quando e come meno te lo aspetti.
Maggio 2016. Daniele mi chiama. Voglio parlati. Arriva la proposta. Proposta di un corso per preparare quattro ragazzi del Rotaract. Encomiabile gesto di LNV per ringraziarci del nostro supporto negli anni. Obiettivo condiviso: formare persone per aiutare nello svolgimento delle attività di Liberi nel Vento. Partiamo! La magnanimità di Daniele Malavolta non ha confini. Passiamo all'opera.
Il nostro sogno prende forma. Martedì 26 luglio 2016, alla base nautica di LNV, ci caliamo nei 2.4. Insieme a Stefano Bizzarri e Gloria Gismondi ho l'onore, oltre che la immensa gioia, di fare da apripista a questo straordinario "progetto nel progetto". Guidati dallo stesso allenatore dei ragazzi di LNV, Stefano Iesari. Abile maestro. Di vela e di vita.
Contribuire nello specifico: come? Dando un aiuto nella organizzazione degli eventi. Fare da equipaggio. Aiutare ad armare e disarmare le imbarcazioni. Tendere una mano ai regatanti. Scambiarsi un sorriso. Tornare ad uscire con loro. Essere fonte di aggregazione e supporto reciproci. Non ha prezzo.
Fermo restando che... <<i soldi che ci date sono benedetti. Senza quelli, questo che vedi (n.r.d.: alludendo alla struttura di LNV alla Marina di Porto San Giorgio e alla stessa regata in corso) non ci potrebbe essere>>. Per riferirla con le parole usate da Patrizia, preziosa collaboratrice dell'organizzazione di LNV.
E sulla scia dell'entusiasmo tramutato in fatti, si snodano le prospettive di sviluppo.
Il Rotary di Fermo propone di condividere questa splendida iniziativa con altri clubs delle Marche e del Distretto. È stata già caldeggiata la sua aggiunta alle iniziative che la Conferenza dei Presidenti ha già in atto. Ci sono già giunte richieste di contatto da interessati. Un'altra apertura si sta delineando. Il nesso diretto con il Campus Disabili è d'immediata percezione. In un'ottica di sinergia, è possibile cominciare con l'offrire ai partecipanti al Campus che lo desiderino una iniziazione alla vela straordinaria.
Il Governatore Paolo Raschiatore ha salutato con entusiasmo il progetto e queste prospettive di sviluppo. Non solo. Ha lanciato lo spunto di una possibile integrazione con attività di immersioni subacquee per disabili, sua passione. E torna a galla il cuore dell'uomo.
Le passioni muovono il mondo. Il Mondo ha bisogno di Cuori all'opera. Di un Rotary all'opera. A partire da piccole cose. Semplice. Lo Spirito Rotariano vive ogni istante e respira nella nostra quotidianità. Quel che siamo permea ciò che facciamo.
Conoscere dal di dentro una realtà che porta la disabilità alla normalità. È l'esperienza nella esperienza. E impartisce una lezione di vita che va ben oltre l'immaginabile. Invito tutti a partecipare.
I limiti stanno solo nelle nostre menti.
Il vento soffia dove vuole. Noi non lo possiamo cambiare. Noi possiamo aggiustare le vele.
Buon vento!
Marzia Marchionni