Il regolatore di battiti cardiaci più piccolo al mondo, più o meno grande un decimo di quello convenzionale, è stato impiantato in un paziente nell'Unità di cardiologia dell'Ospedale di Borgo Trento, a Verona.
Si tratta infatti di una sorta di "capsula" che viene contenuta interamente nel cuore e pesa solamente due grammi, misura circa due centimetri e può durare dai 7 ai 14 anni.
Lo strumento, come spiegano gli esperti, viene impiantato direttamente nella cavità cardiaca passando attraverso la vena femorale senza prevedere l'impianto di elettrodi di stimolazione a distanza.
In pratica il pacemaker si ancora all'interno del cuore con piccoli ganci e quindi regolarizza il battito.
La principale novità, oltre alle dimensioni del device, sta nel fatto che non è più necessario creare la tasca sottocutanea in cui alloggiare il pacemaker e soprattutto collegare questa con il cuore attraverso un filo.
L'intera sistema di controllo dei battiti cardiaci è infatti all'interno di quella che viene definita da Giovanni Morani, responsabile del team di elettrofisiologia e Cardiostimolazione, "cardiocapsula". "Si elimina così il rischio di potenziali complicanze legate alla procedura tradizionale rendendo l'impianto di fatto invisibile vista l'assenza di cicatrici", commenta l'esperto.
Alessandra Pompei