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2016.02.20 – “Nuovo numero de “L’Altra Chiave news”, periodico dei detenuti della Casa Circondariale di Fermo di Angelica Malvatani

Pubblicato il 21 Febbraio 2016 da admin

   

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Apri - L'altrachiave n°6

   
Angelica Malvatani

Angelica Malvatani

La prima volta che entri in carcere non hai idea di cosa troverai dopo quella pesante porta. Le immagini che avevi erano quelle dei film, del sentito dire, dei racconti di chi c’era stato. Niente ti prepara a quello che troverai. La condivisione degli spazi, del tempo, dei pensieri. Senza poter scegliere, senza poter gestire il proprio tempo. Senza la libertà, appunto. Partiamo da qui in questo nostro nuovo numero, raccontiamo i giorni che si vivono aspettando, contando il tempo che manca alla libertà. Svegliandosi all’alba, prima di tutti, per trovare il tempo di leggere un libro. Aspettando che dormano tutti per trovare la forza di fare un disegno, di scrivere una lettera che fuori basterebbe una mail e dentro è ancora di carta e di penna. Lavorando per sentirsi ancora parte di una società, studiando l’inglese, provando un corso di teatro, aspettando il prossimo colloquio. Perché non è vero che tutti i giorni sono uguali. Ci si inventa comunque un’esistenza, si spera, sempre, di poterne uscire. Si spera in un lavoro, di riabbracciare i propri figli e che non si vergognino troppo di un padre che è stato in carcere. Che nessuno faccia pesare anche alle famiglie una condanna già troppo pesante. Come sempre ci mettiamo sincerità, proviamo a riflettere su quello che ci accade perché si capisca che i sentimenti di chi sta dentro sono uguali a quelli di tutti. Padri, fratelli, mariti, persone, semplicemente. Che vivono una quotidianità che nessuno conosce. Prosegue il nostro viaggio, cambiano i protagonisti ma non la voglia di andare avanti, di crescere. Il nostro giornale è una storia così, ve la raccontiamo un numero dopo l’altro e speriamo che ci sia sempre qualcuno ad ascoltare. Abbiamo avuto esperienza nuove, c’è stato l’incontro con tre medici odontoiatri che hanno parlato di igiene e sanità, c’è stato ancora una volta il premio letterario Volponi e gli scrittori che sono venuti dentro. E poi il corso di cucina, per imparare la dieta mediterranea, e il torneo di bigliardino per scaricare le energie. La vite, appunto, «mala-vita», per chi ci passa, che poi davvero sembra non passare mai. Angelica Maslvatani

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