Giulia si tormenta le mani per l’emozione, si aggiusta la maglia e guarda nervosa il pubblico.
Tocca a lei aprire una giornata speciale, in prima fila al teatrino di via Zeppili c’è il presidente della Regione, Luca Ceriscioli, con il sindaco Paolo Calcinaro e il direttore dell’Area Vasta 4 Licino Livini.
Sul palco c’è un quadro che gli utenti della struttura residenziali Il Filo di Arianna hanno realizzato, pronto per essere donato a Ceriscioli.
Giulia canta Vasco Rossi e sorride, ce l’ha fatta. C’è anche la voce di Sabrina che è figlia di un infermiere della struttura, ha solo 17 anni e ha scelto un brano che parla della forza che ci vuole per affrontare il mondo, del coraggio che ognuno deve trovare dentro di sé.
Sorride Ceriscioli e resta volentieri, parlerà poi del tempo che corre sempre troppo in fretta e che fa perdere di vista le cose più importanti, gli affetti, i sentimenti.
La psichiatra Silvana Zummo spiega che cos’è il Filo di Arianna: <<E’ una struttura riabilitativa residenziale, sanitaria al cento per cento, a media intensità assistenziale del dipartimento di salute mentale della nostra area vasta. Ci lavorano una infermiera professionale, 6 infermieri, 5 educatori, 6 oss, una psicologa part time, tre operatori per le attività integrative. Con noi abbiamo 25 ospiti con disagio mentale, cerchiamo con loro di ritrovare quel filo della loro vita, anche attraverso l’arte, la musica, la bellezza. Oggi alle istituzioni non vogliamo chiedere niente, vogliamo anzi donare una cosa che ci è cara, un quadro che racchiude emozioni, speranze, storie di vita>>.
Legge Sabina, a lungo ha temuto di fare brutta figura ma alla fine per lei ci sono solo applausi. Legge una poesia Donatella e se ne va con un sorriso. Giulia conclude e sul palco salgono tutti i ragazzi del Filo di Arianna.
Ceriscioli sottolinea che il quadro sarà appeso nella sala di attesa del suo ufficio in Regione: <<Sono convinto che sia il posto ideale per un lavoro che parla di una pausa, dell’interruzione momentanea della vita. Sono i servizi territoriali come questo che fanno la differenza per un sistema sanitario che vale e che deve andare oltre il solo ospedale>>.
Il sindaco Calcinaro parla della riconoscenza per il nuovo ospedale che Fermo avrà, proprio grazie all’impegno di Ceriscioli e dell’assessore al bilancio Cesetti che hanno trovato i fondi necessari.
Il tempo per una foto di gruppo e la festa si chiude, con gli sguardi di chi per una volta sta sul palco, protagonista di una vita che qualche volta sembra troppo pesante da sopportare.
L’asfalto, di base, e poi le strisce pedonali, uno stop, due tazzine, la sigaretta, un pezzo di giornale e un orologio a segnare il tempo.
È <<Pausa caffè>> il quadro realizzato dagli utenti della Srr Il Filo di Arianna, premiato a Formia per il progetto <<Psiche/pausa caffè>>.
A raccontare com’è nato un lavoro che emoziona è Sabrina che dice: <<Ci siamo avvicinati al progetto con un misto di timore e curiosità, supportati dalle educatrici abbiamo iniziato questo viaggio. Ci siamo messi in ascolto, abbiamo portato la nostra mente alle nostre pause caffè, alla sigaretta già in bocca e al piedi ormai fuori dalla porta. Abbiamo raccolto le nostre parole, eravamo in 21 a pensare e ci abbiamo messo tante parole. Mancava l’immagine ma poi è arrivata anche quella, con l’asfalto e tutto il resto. In 70 centimetri di tela siamo riusciti a mettere tutto il nostro mondo>>.
L’idea del tempo e dunque dell’orologio l’ha data Nadia, c’è una lancetta che scorre e che capire quanto sono preziosi quei pochi momenti che ognuno riesce a ritagliare per sé. <<Ci dicono sempre che il gruppo rafforza ed è vero, sentirsi parte di un gruppo è incoraggiante, bello, si condividono gioie dolori paure e speranze>>. Nel premio c’era anche una sezione poesia, interpretata per l’occasione da Donatella: <<Hic e nunc, siamo qui e ora gente! Il tempo di andare, il gusto di un caffè, di una sigaretta, la compagnia di due amici; concedersi del tempo per raccontarsi. E’ una emozione forte. Ti fa stare seduto, comunicare con il mondo esterno. Ancora tu! Mi susciti disagio ma una certa calma. E’ la mia vita quotidiana, è sempre veloce, è sempre così. E’ il relax gioioso. Stop alla malinconia, davanti ad una illogica allegria. Goditi il piacere del tempo, di una stasi cordiale, dimenticando la frenesia>>.
Angelica Malvatani