Tra i farmaci che sicuramente hanno mutato le prospettive preventive dell'infarto miocardico un ruolo di primo piano è giocato sicuramente dalle statine. Grazie a questi medicinali è infatti possibile riuscire a ridurre di molto il rischio cardiovascolare correlato al'ipercolesterolemia, con conseguenti ripercussioni positive sull'incidenza di infarto del miocardio. Tuttavia, nei trattamenti a lungo termine - per definizione questi medicinali vanno assunti per periodi prolungati - occorre tenere presenti anche i possibili problemi legati al loro impiego, sotto forma di effetti indesiderati. Se da tempo si conosce la possibilità che la terapia ipocolesterolemizzante possa in qualche modo indurre mialgie, da tenere sempre presenti, ora una ricerca condotta all'Università della British Columbia apparsa su Canadian Journal of Medicine pone l'attenzione su un altro potenziale effetto indesiderato, sicuramente meno temibile di un attacco cardiaco. Gli studiosi d'oltre Oceano segnalano infatti che esisterebbe un rischio aumentato di sviluppare cataratta nei soggetti che seguono queste terapie, pur se ancora non ci sono certezze sui meccanismi che correlano le due situazioni. Per questo occorre sempre considerare anche la salute oculare in chi è in trattamento. Alessandra Pompei