Per il 12 Settembre è stata indetta dal Concil of European Dentist la GIORNATA EUROPEA DELLA SALUTE ORALE. L’edizione di quest’anno è dedicata alla sensibilizzazione della popolazione sui danni da fumo al cavo orale. Il fumo di tabacco contiene circa 400 sostanze nocive, cancerogene, tossiche e mutagene che colpiscono, oltre all’apparato cardiocircolatorio e a quello respiratorio, anche la bocca e i denti, che costituiscono il primo organo con cui il fumo di sigaretta, pipa o sigaro viene a contatto. Le conseguenze più immediate e visibili del tabagismo sono la pigmentazione scura delle superfici dentali, l’alitosi, le alterazioni del gusto e la sensazione di secchezza delle fauci. Più a lungo termine sono invece evidenziabili le conseguenze del tabagismo sulla salute parodontale (che riguarda i tessuti di sostegno del dente) e sull’incidenza di neoplasie, fortemente aumentata nei fumatori rispetto al resto della popolazione. Diversi studi negli ultimi anni hanno dimostrato la correlazione fra tabagismo e danno parodontale, con un rischio di edentulismo (perdita parziale o totale dei denti) che viene stimato 4-5 volte maggiore per i fumatori rispetto ai non fumatori, rischio che per “normalizzarsi” richiede decadi di sospensione dall’abitudine al fumo. E’ stato inoltre dimostrato che nei figli dei fumatori si riscontra una riduzione della maturazione dei denti del 35% rispetto ai coetanei con genitori non fumatori. Il fumo esercita i suoi effetti negativi anche sui risultati delle terapie odontoiatriche, in particolare quelle implantari e chirurgiche. Le percentuali di fallimento degli impianti nei fumatori sono stimate intorno al 23%, più del doppio rispetto ai non fumatori; in un fumatore i processi di guarigione dopo un intervento di chirurgia orale saranno più lunghi, inoltre sono 4 volte più frequenti i deficit di coagulazione. La stretta correlazione fra fumo e danni al cavo orale rappresentano un ottimo spunto di dialogo fra il paziente fumatore e l’odontoiatra che si trova in una posizione privilegiata nell’individuazione del tabagista e che quindi può incentivare la sua propensione a smettere di fumare, facendo dello studio odontoiatrico un “polo di orientamento nella lotta contro il fumo”. Leila Makki