2013.08.20 – Disfonie funzionali” di Simonetta Calamita

Pubblicato il 20 Agosto 2013 da admin

 

Simonetta Calamita

Geronimo Fabrizio D’Acquapendente descrisse per primo nel 1600 una particolare forma di disfonia da sforzo e la chiamò ” malattia del predicatore”. Oggi questa patologia vocale viene chiamata fonastenia  ed e’ caratterizzata da “surmenage e malmenage” vocalico. Ne sono colpiti più frequentemente i cosiddetti “professionisti della voce” come i cantanti, gli insegnanti, gli avvocati ,i sacerdoti , anche se  negli ultimi anni si e’ riscontrato un aumento della disfonia  funzionale  anche negli adolescenti, sembrerebbe  a causa dell’inquinamento acustico  e di patologie psicosomatiche Generalmente  si definisce  disfonia funzionale  una patologia caratterizzata da una alterazione dell’intensità e del timbro della voce , con presenza di raucedine  nella quale  non e’ riscontrabile, ancora nelle fasi iniziali della malattia,durante la visita specialistica Otorinolaringoiatriea e Foniatrica , alcuna alterazione organica della laringe, ma e’ presente   una incoordinazione pneumofonica con una prevalenza fonatoria dei muscoli costali superiori rispetto al diaframma,  una errata tecnica vocale , e un  mancato rispetto delle regole riguardanti l’igiene vocale. Su una disfonia   inizialmente funzionale possono in un tempo successivo aggiungersi delle vere e proprie alterazioni organiche come noduli  o polipi alle corde vocali che necessitano di una terapia chirurgica. Pertanto anche per questa patologia e’ necessaria ed utile  attuare una diagnosi precoce  al fine di evitare patologie a carico della laringe che necessitano di terapie piu’ specifiche e piu’ impegnative per il paziente . Allego pertanto dei Consigli di Igiene Vocale che  dovrebbero essere in gran parte da tutti rispettati  al fine di prevenire la disfonia funzionale e successivamente quella organica: -programmare 1|2h  di silenzio almeno due volte al di; -non urlare, gridare ; -non parlare da una stanza all’altra o con le spalle girate o con la tv accesa ad alto volume; -non raschiare in gola ; -non bisbigliare o leggere sottovoce; -parlare lentamente e durante la fase espiratoria con riduzione di emissione di parole per singolo atto espiratorio ; -ridurre le conversazioni telefoniche. Simonetta Calamita

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