Con la deliberazione consiliare n. 10 del 19 aprile scorso la Provincia di Fermo ha adottato il nuovo Piano Territoriale di Coordinamento (PTC). E’ il primo atto di pianificazione territoriale che la Provincia si è data, dopo che quello ereditato da Ascoli Piceno ha perso completamente di efficacia. Il piano è nato come strumento “costruito” sulla base delle esigenze territoriali e per questo la sua elaborazione è stata preceduta da una lunga campagna d’ascolto e partecipazione che indirizzasse l’Amministrazione Provinciale verso uno strumento condiviso. Il PTC è quindi frutto delle necessità reali del territorio. La concertazione ha costituituito per il PTC lo strumento attraverso il quale si sono definite le azioni di pianificazione, corrispondenti ai fabbisogni e alle dinamiche di sviluppo territoriale. Gli obiettivi generali che il PTC vuole perseguire possono essere sintetizzati nel seguente modo : - Sviluppo sostenibile del territorio attraverso l’individuazione di politiche e buone pratiche per il recupero della qualità dei processi di trasformazione; - Tutela del paesaggio, dei Beni Culturali e dell’ambiente; - Salvaguardia e riqualificazione dei centri storici con particolare riferimento al recupero del patrimonio edilizio esistente che qualifica particolarmente il nostro territorio; - Criteri e procedure per l’individuazine di aree industriali e commerciali sulla base della disponibilità delle reti infrastrutturali; - Criteri per il dimensionamento dei Piani regolatori generali con particolare riferimento al “risparmio del suolo” prediligendo il recupero del patrimonio edilizio esistente; - Sviluppo sostenibile dei settori produttivo, agricolo, agrituristico, turistico valorizzando ed incentivando gli insediamenti legati alla produzione di filiera produttiva dei distretti locali ( distretto calzaturiero, distretto del cappello, distretto della Valdaso). In tutte le azioni proposte la PTC va comunque individuato un principio di pianificazione base, già introdotto dalla Regione Marche con una legge del 2011 che costituisce una mini riforma dell’urbanistica territoriale, si tratta della perequazione. Essa è finalizzata alla costruzione di una equità territoriale che distribuisce costi e benefici derivanti dall’azione di pianificazione territoriale, tra tutti gli enti pubblici coinvolti. Con tale principio si tende ad eliminare gli effetti della concorrenza tra i comuni in materia insediativa che nel passato ha generato tante cattedrali nel deserto. Si tratta quindi di attenuare gli squilibri territoriali che si sono creati tra aree montane, di fondovalle e di costa. Attualmente il PTC è depositato presso la sede della Provincia e presso tutte le sedi comunali per la sua consultazione affinché tutti possano dare i propri contributi collaborativi, attraverso lo strumento delle osservazioni, fino al giorno 29 luglio prossimo. Giulia Catani