Oreste Murani è tuttora riconosciuto come delle figure italiane maggiori nel campo nella fisica sperimentale. Fu docente per oltre quarant’anni al Politecnico di Milano, dove la sua attività e le sue lezioni gli procurarono una fama nazionale. Nacque a Monterubbiano nel maggio 1853. Compiuti gli studi a Fermo, grazie alla sua applicazione e al grande profitto, ottenne dal suo Comune una borsa di studio per continuare gli studi universitari, alla quale presto si aggiunse una borsa di studio ministeriale che gli consentì di laurearsi brillantemente in scienze fisico-matematiche all’Università di Pisa, discutendo la tesi con il celebre fisico Antonio Pacinotti. Appena laureato si dedicò all’insegnamento, attività che avrebbe poi svolto per tutta la vita. Fu docente nelle scuole tecniche prima in Abruzzo (a Chieti poi a L’Aquila) poi a Milano, dove ottenne la cattedra di fisica all’Istituto «Cattaneo». Le sue qualità gli procurarono buon nome da subito, tanto che il professor Colombo lo chiamò a insegnare fisica sperimentale al prestigioso Politecnico milanese. Qui, dove successivamente vinse concorsi e abilitazioni, Murani rimase per oltre quarant’anni, subentrando successivamente nella cattedra di fisica tecnica al noto scienziato Rinaldo Ferrini. Mente di grande intuito e dalla forte preparazione scientifica, realizzò all’interno del Politecnico il laboratorio di fisica sperimentale, che portò a livelli di dotazione e di funzionalità di altissimo prestigio, degni delle migliori università di ricerca. Convinto ricercatore e sperimentatore, nel corso della sua vita si dedicò alla ricerca sui «raggi x» con l’applicazione del «coherer» (che la scienza deve a un altro illustre monterubbianese, Temistocle Calzecchi Onesti, e che fu utilizzato nella trasmissione delle onde senza fili da Guglielmo Marconi) studiò i fenomeni legati alla trasmissione delle onde hertziane, si applicò nella ricerca sulla monostereoscopia, sulla luce polarizzata, sullaionizzazione del gas. I suoi studi furono fondamentali per le ricerche e le applicazioni nella metà del secolo scorso. Grazie alla fama crescente e ai risultati delle sue ricerche, Murani fu chiamato a fare parte del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e dell’Istituto lombardo di scienze e lettere. Per Hoepli pubblicò diversi testi di alto valore scientifico, nei quali analizzò fonti e risultati delle sue ricerche sulla trasmissione delle onde e sul loro utilizzo nel campo della diagnostica, e illustrò le sue applicazioni. Fra questi testi, fondamentali per chi successivamente operò nel suo stesso campo, ricordiamo Trattati di fisica, Lezioni di termodinamica, La telegrafia senza fili, Luce e raggi Rontgen, Sistemi diottrici e strumenti di ottica. Anziano, si ritirò da Milano nella sua Monterubbiano, dove morì il 18 agosto 1937. Giovanni Martinelli