La Lega Navale Italiana di Porto San Giorgio
- La Lega Navale di Porto San Giorgio era stata colpita da una bomba di aereo che aveva semidistrutto la”pancia” Sud.
Il bagnino Cannò si dava un gran daffare con pochi ombrelloni rattoppati e con vecchi costumi da bagno rimediati che prestava e/o affittava ai bagnanti; secondo le taglie si potevano scegliere anche la foggia e il colore (sbiadito).
- Lo spogliatoio delle donne, a destra, colpito dalla bomba nella zona rotonda anteriore era in parte inagibile. Il Bar era costituito da una tinozza di cemento, di quelle per lavare i panni, ripiena di ghiaccio e di bottigliette dove Mafalda andava a pescare le aranciate, le gassose ed i “cinzanini” gelati, che erano molto in voga e richiesti. Niente bicchieri, solo cannucce di paglia Tomassini.
La Lega era sempre molto “bel frequentata”, nonostante i disagi.
Il Conte Luigi Orazio Vinci Gigliucci, Ambasciatore, reduce antibadogliano, qualche tempo dopo si presentò al mare ai remi di un “moscone” con la grossa scritta “NON P.A.N.” Spiegò che significava “non passato al nemico”.