Recensione del film: "BLU VALENTINE" di Derek Cianfrance con Ryan Golin e Michelle Williams: racconta la storia d'amore tra Dean e Cindy ambientata tra la Pensilvania e Brooklin ( ma poteva essere ambientata in un qualsiasi luogo del mondo occidentale : in realtá é ambientata nel cuore della coppia ) , lui imbianchino trasportatore senza pretese di carriera o di denaro e lei infermiera aspirante medica. Il film racconta con stile alternato il "prima" ( il periodo dell'innamoramento raccontato con l'uso della cinepresa 16 mm a colori luminosi e sgranati , come se anche la cinepresa fosse felice, e i volti dei due attori esprimono vero amore: fresco e sincero ) e il "dopo" ( quando l'amore é misteriosamente finito , con l'uso di un digitale distaccato, freddo e scuro , che mette in evidenza le ombre , come se anche l'occhio del regista divenisse freddo, mentre i corpi degli attori sono piû disfatti e i loro occhi spenti). La domanda che ci pone il regista é questa : quali le cause della fine di un amore che sembra indistruttibile e che punta al "perenne"? quali le piccole crepe impercettibili che i due amanti si lasciano sfuggire e che invece , crescendo , demoliscono anche la diga piû forte ? Lui vorrebbe ancora salvare l'amore ma lei é stanca e sfinita : la vita familiare é divenuta una routine stressante e nervosa , i corpi si fanno tesi, anzi , invecchiano , come si disfacessero , la pressione del lavoro in ospedale per "Lei" si aggiunge ! Lui la porta un fine settimana in un motel con stanze a tema : la porta in una stanza color "blu valentine" chiamata metaforicamente "futuro" , ma il passato non ritorna indietro. Lui é piû fanciullesco ( la loro bambina di 5 anni é innamorata del padre proprio per il suo mantenersi "fanciullo") ma "Lui" é il piû fragile, il piû ingenuo, quello che soffre di piû , quello che forse tiene di piû alla loro"Storia" . "Lei" é la piû forte, la piû dura, quella che decide per tutti , quella che ha anche lo sguardo sul futuro , che programma , che non sacrifica il lavoro per difendere la loro "Storia" . Una storia d'amore dei nostri tempi analizzata con l'occhio nostalgico del "dopo" , alla ricerca delle cause , nell'indagine ( come in un giallo ) su chi sia l'assassino del loro amore . Lo sgardo dei protagonisti é tanto partecipe quanto é freddo e distaccato quello del regista che come un entomologo sta studiando quella storia d'amore come uno scienziato intento a dissezionare un corpo nel corso di una anatomia! Una bella storia , anche se un pô triste ! il film é un pô lungo : 2 ore : bastavano 95 minuti ! UN FORTE SALUTO A TUTTI GLI AMICI E UN AUGURIO DI BUONA GIORNATA A TUTTI! Alfonso Rossi