Il film é ambientato in Thailandia durante il catastrofico evento dello Tsunami del 26/12/2004. Si racconta una storia vera e molto commovente!
Una famiglia che arriva a Natale nel paradiso tropicale di Phuket viene travolta e divisa dallo Tsunami . Il racconta la catastrofe con grande realismo, ma la capacità descrittiva é ancor più forte nel descrivere lo squallore del "POST" Tsunami.
La famiglia protagonista subisce una vera diaspora Inizieranno i calvari di ciascuno dei protagonisti. Il ragazzino 11enne dovrá maturare in fretta, quello di 5 anni dovrá badare a quello di tre anni.
Eccezionale Naomi Watts nel rappresentare, con le sue verdi pupille dilatate tutta la sofferenza sovraumana che petisce!
E nella tragedia ci sono casi di egoismo (telefonini non prestati) e casi di generositá! L
uogo chiave é il grande Ospedale/Labirinto: luogo di dolori indicibili dove tuti i destini si intecciano, si cercano e si trovano. Le scene piû forti: il volo delle piccole mongolfiere (prima dell'evento) la notte di natale, la descrizione realistica dello Tsunami e del "dopo" , il salvataggio di un bambino persosi, l'intervento operatorio! L
'intervento operatorio é il momento clou ed é reso in chiave soggettiva , negli occhi di Maria (la Watts) sotto anestesia che ha una onirica reminiscenza della somersione nelle acque e nei detriti dello Tsunami!
Triste poi é vedere che mentre i protagonisti (in quanto benestanti hanno un volo riservato in aereoporto, altre vittime diseredate rimangono bloccate ai cancelli dell'aeroporto: vi é la brutta sensazione di un classismo di fondo!
Molta parte del film é vista in soggettiva tramite gli occhi meravigliati di Lucas il 13enne che é costretto a maturare in fretta e ad essere di aiuto agli altri anche estranei (lui che prima viveva isolato dalle cuffiette dell'Ipod): e si nota la bravura del regista (giá manifestata in ORPHANAGE) di plasmare la recitazione dei bambini : quando la telecamera parte dal basso, ad altezza bambino !
Un film con molti momenti commoventi, un pô strappalacrime ma gli si puô perdonare : è infatti una storia vera e quella commozione é stata realmente vissuta .
VOTO: 7,5!