In relazione all’articolo pubblicato sull’edizione on line del Resto del Carlino di Ancona a firma A.Q., si precisa che l’Upi regionale non ha assunto alcuna decisione circa il riordino delle Province, né tantomeno risponde a verità che l’orientamento dell’Upi sia “quello di ristabilire la situazione originale vale a dire quattro province”. Se questa fosse l’idea di qualche Presidente non può in alcun modo coinvolgere l’organismo Upi atteso che lo stesso sul punto non ha assunto alcuna decisione che, tra l’altro, nel caso di specie compete al Consiglio delle Autonomie Locali il quale dovrà decidere nel rispetto delle vigenti disposizioni legislative che nelle Marche prevedono, senza possibilità di eccezione, oltre ad Ancona e Pesaro Urbino, la terza Provincia che dovrà nascere dal riordino di Ascoli Piceno-Fermo-Macerata. Invece, si è concordato in sede Upi, coerentemente con quanto già sostenuto dal CAL, di insistere sulla incostituzionalità dei provvedimenti che riguardano le Province contenuti sia nel Salva Italia che nella Spending Review. E sarebbe opportuno per tutti concentrare l’attenzione e l’impegno su tale aspetto, piuttosto che far filtrare desiderata che non hanno alcuna possibilità di accoglimento e che contribuiscono a creare ulteriore caos nei territori. Si auspica a tal fine che il Presidente dell’Upi-Commissario della Provincia di Ancona tenga al riparo l’organismo da eventuali furbizie, produttrici di lacerazioni che potrebbero pregiudicare la stessa ragione di esistere dell’Upi.
Il Presidente della Provincia di Fermo Fabrizio Cesetti