Il territorio fermano comincia a riflettere su un futuro tutto da rivedere, dentro scenari politici ancora da definire. Ha chiesto di vedere i referenti provinciali dei partiti l'onorevole Remigio Ceroni, mentre a Roma il Senato discuteva della Spending review, mentre si attendeva il voto anche sugli emendamenti proposti dalla Commissione bilancio, prima del prossimo passaggio alla Camera. Spiega Ceroni: “Era per me necessario capire che tipo di atteggiamento il territorio fermano è intenzionato a prendere, in vista di futuri scenari. Credo che sia stata una discussione molto proficua, tutti siamo ormai consapevoli del fatto che poco ci sia da fare per modificare il provvedimento voluto dal Governo. Si vota nelle prossime ore, ponendo la fiducia, si arriverà alla Camera con un atto blindato e dunque senza possibilità di cambiamenti. E' essenziale prepararsi per affrontare i futuri scenari”. All'incontro erano presenti, con Ceroni, il presidente della Provincia Fabrizio Cesetti, Jessica Marcozzi per il Pdl, Samuele Biondi per il Pd, Adolfo Marinangeli per l'Idv, Renzo Interlenghi per i Comunisti italiani: “L'idea è di puntare sulla provincia a tre, così come definito dal provvedimento del Ministro Patroni Griffi, che vedrà insieme Fermo, Ascoli e Macerata, per un totale di 700 mila abitanti. Il capoluogo sistemato ad Ascoli potrebbe essere un problema vista la distanza proibitiva con i comuni del maceratese, penso a Matelica, Cingoli, se tutto viene posto ad Ascoli, dal Consiglio provinciale agli uffici decentrati del Governo, ci potrebbero essere delle difficoltà serie per i cittadini. Su questo ragioneremo, sottolinea ancora Ceroni, chiaro è che poco c'è da fare per cambiare lo stato dell'arte. Non resta che aspettare che si arrivi al voto definitivo e cominciare a ragionare, con intelligenza e nell'armonia dei territori, per capire quale potrebbe essere la soluzione migliore per la gente di questa grande provincia del sud”. Lo stesso presidente Cesetti ha ribadito che, qualora si proceda alla riorganizzazione, sarà necessario riunire le tre province del sud, ponendo sul tavolo della discussione l'indubbia posizione di centralità della provincia di Fermo nei confronti dei cittadini dei tre territori. Nel corso dell'incontro si è comunque ribadita l'opportunità di chiedere alla Regione di presentare ricorso di incostituzionalità contro il provvedimento che prevede l'accorpamento delle Province, sul quale si pronuncerà la Corte Costituzionale il prossimo novembre.
Angelica Malvatani