Care amiche e amici, Cari Rotariani Tutti, Un nuovo anno è iniziato e, alcuni segnali di valenza internazionale, fanno sperare per i prossimi mesi in una ripresa dello scenario economico e sociale. Gennaio è il mese riservato alla “consapevolezza del Rotary”: un argomento che sembra fatto apposta per un Governatore che, tramite le visite, ha l’opportunità di scoprire e rendere evidente l’andamento dei club e del Distretto. Vi confesso che, nel complesso , sono soddisfatto sullo stato del nostro Distretto : dal 7 luglio al 19 dicembre ho incontrato i Rotariani di 66 club, con loro ho costruito un’idea di Rotary che ci proietta al futuro! Visiterò il 67 club il 21 gennaio, infatti ho voluto riservare al club di Recanati, l’ultimo nato nel nostro distretto, un momento particolare. Da un lato per onorare degnamente “Giacomo Leopardi” e dall’altro per costruire, proprio nel nome di questo grande italiano, un percorso di azioni e progetti, tale da assicurare un futuro tranquillo. Le visite ai club sono state, per me e Cristina, un’esperienza sicuramente faticosa ma fortemente appagante sotto il profilo umano. Abbiamo scoperto tanti nuovi amici, abbiamo apprezzato un’umanità fatta di gente capace di collaborare e dialogare, abbiamo incontrato la vera essenza del Rotary di cui mi avete spesso sentito parlare! Abbiamo attraversato quattro regioni meravigliose, siamo stati in Albania scoprendo un paese piacevole, dovunque i club ci hanno accolti con disponibilità e simpatia. Le visite ai club consentono al Governatore di scoprire paesaggi e culture molto radicate, gustare una cucina di sane tradizioni, apprezzare cittadine che devono, sempre più, essere conosciute perché valgono molto! Ho incontrato molti Amministratori Pubblici, con loro ho avuto uno scambio d’impressioni, li ho informati che il Rotary non è assolutamente un’istituzione dedicata alla beneficenza ma innanzitutto un’associazione di professionisti pronti a intervenire nei problemi, realmente “al di sopra di ogni interesse personale”, e dare soluzioni professionalmente adeguate ai bisogni di un territorio o di una comunità. Ai presidenti, negli incontri di conoscenza,avevo espresso il desiderio di incontrare i rappresentanti della stampa locale: così è stato e con tutti loro ho riconfermato che il Rotary intende vivere, ogni giorno, i problemi delle diverse comunità, scoprire esigenze e desideri delle popolazioni, operare per concretizzare risposte. Sono tornato a incontrare rotariani con cui avevo già collaborato, ho intessuto nuovi rapporti, ho capito fino in fondo cosa significa stringere le mani di Rotariani pronti a trasferire autentica amicizia. La voglia di fare e di intessere rapporti umani, sono stati i fili conduttori delle mie 66 visite ai club del distretto: prevalentemente ho incontrato club significativamente attivi, guidati molto bene, in cui il rapporto tra presidenti, dirigenti e soci è improntato unicamente al desiderio di fare e far sapere. Purtroppo anche nel nostro distretto ci sono alcuni club che non hanno assolutamente raggiunto uno standard minimo di operatività ed, ovviamente, il loro futuro preoccupa! Le motivazioni sono molte, anche di antica memoria e a questi club,per fortuna pochi, intendo nei prossimi mesi occuparmi prevalentemente perché sono convinto che con una buona dose di volontà, si possono superare situazioni per troppo tempo trascurate. A voi tutti, Cari Rotariani, è noto il risalto che ho attribuito, nei primi sei mesi d’impegno alla guida del Distretto, alla parola “qualità”: l'ho suggerita nei programmi, nell’individuazione di nuove energie, nel rapporto tra soci e nel recuperare la partecipazione di soci scarsamente attivi . In occasione delle visite mi sono reso conto del ruolo fondamentale degli assistenti: li avevo già definiti “angeli custodi” dei presidenti, devo ringraziare molti di loro per avere adempiuto, con autorevolezza e convinzione, a un ruolo impegnativo finalizzato a dare un futuro al Rotary, ai nostri club e a tutti i rotariani del Distretto . Nel complesso la personale soddisfazione è indotta dal fatto che i nostri club svolgono, quotidianamente, un’egregia azione, sono radicati positivamente nelle comunità, sono autorevoli, perché danno risposte concrete alle richieste dei territori. Con tanti rotariani – forse più di 3.000 – ho avviato un dialogo, ho apprezzato il loro modo di indossare la spilla e avere la piena consapevolezza dell’essere Rotariani, ho condiviso progetti, idee, speranze, li ho sostenuti nelle preoccupazioni e nell’affrontare le difficoltà, li ho costantemente incitati a investire nell’amicizia. Ho invitato i rotariani a vivere maggiormente il Rotary , creando nei club l’occasione per parlare sempre spesso di Rotary. Nei consigli direttivi a cui ho partecipato ho trovato interesse nei dirigenti a ricevere il manuale di procedura, considerandolo un utile spunto per il rispetto delle procedure. Ho suggerito a tutti di avere maggiore consapevolezza nell’essere Rotariani, e la ristampa del volume di Paul Harris” la mia strada verso il Rotary” ha rappresentato uno spunto importante. Nelle visite e nei forum ho arricchito il mio bagaglio personale visto che ho incontrato uomini e donne di buona volontà, persone desiderose di dialogare sui temi del momento ma anche riscoprire il valore di una stretta di mano, di un colloquio, di un sorriso! Questo è – a mio modesto parere - proiettare il Rotary verso un futuro reale. Un futuro di cui proprio le nuove generazioni devono rappresentare l’asse portante: ai presidenti ricordo che ,nella vita di club, ci sono tante occasioni in cui sarebbe bene invitare i giovani, soci dei Rotaract e dell’ Interact, far respirare loro l’aria del club padrino, con loro condividere idee e progetti da proiettare verso la società. Anche questo semplice spunto è per dare un futuro alla grande Famiglia Rotariana, nella consapevolezza di quanto valga il suggerimento del Presidente Internazionale: “il Futuro del Rotary è nelle vostre mani!”. A Voi tutti, Rotariane e Rotariani, ai giovani del Rotaract e dell’Interact, rivolgo , con Cristina, un augurio sincero che il nuovo Anno possa rispondere ai desideri e alle aspettative di ognuno di noi e ci consenta di continuare a vivere il Rotary con gioia!” Ferruccio