E' passato quasi un anno da quanto, su queste stesse pagine, esprimevo i miei intenti e descrivevo i miei programmi per l’anno sociale ormai quasi giunto al termine. Durante tutto l’anno abbiamo cercato di proporre qui uno spaccato di vita rotaractiana che potesse riassumere le nostre attività e mettere in risalto i nostri progetti. Per la prima volta le pagine del periodico rotariano hanno avuto un contributo costante da parte del Rotaract e noi vi ringraziamo per averci dato la possibilità di fare questo. E’ importante che il Rotary possa avere costantemente una situazione aggiornata su quello che i ragazzi del programma Rotaract si impegnano a fare. E’ stato un anno denso di eventi e di attività, difficili da riassumere in poche righe. A ottobre ci siamo dedicati al tema nazionale dell’anno, Rotaract senza barriere, scendendo in piazza con venticinque Club in tutto il Distretto per la sensibilizzazione insieme a FIABA. Sulla scia del successo di questa iniziativa, abbiamo organizzato un importante congresso sul tema Barriere architettoniche e accessibilità dei luoghi, È presso l’Università di Perugia e, non da ultimo, alcuni Club si stanno impegnando in progetti di vero e proprio abbattimento di barriere architettoniche nelle propria città. Sul piano distrettuale abbiamo portato avanti un progetto di service creato da noi, H&H. L’acronimo, che sta per Help a Hospital, racchiude l’oggetto e lo scopo del service, che è aiutare un ospedale in Tanzania. Una piccola clinica, situata nel villaggio di Zimba, nella Tanzania occidentale, accoglie centinaia di donne dei villaggi circostanti che si recano quotidianamente per dare alla luce i propri figli e per ricevere assistenza nei delicati giorni che precedono e che seguono il parto. L’obiettivo che il Distretto 2090 si è posto all’inizio di questo progetto era quello di promuovere una raccolta di fondi da destinare a tale scopo. Sono stati fissati tre interclub, ciascuno in una zona differente del Distretto stesso. Abbiamo raccolto molti fondi, anche grazie al contributo del Distretto Rotary 2090. Sempre a livello nazionale, abbiamo portato avanti il Programma nazionale Grazia Focacci, iniziato nell’a.s. 2006/2007. Quest’anno abbiamo dato spazio alla parte attiva del service, per far diventare la Fondazione un punto di riferimento e soprattutto di sostegno per tutti coloro che in qualche modo sono toccati dal male del secolo - il cancro - e quindi malati, familiari, amici. A tal proposito, la Fondazione ha deciso di procedere creando una serie di delegazioni in ogni distretto Rotaract del mondo, partendo dall’Italia. E’ attiva una linea telefonica che, gestita da un apparato altamente tecnologico, è capace di smistare le telefonate entranti ai volontari che hanno fornito la propria disponibilità a divenire operatori. E’ stato attribuito il numero verde 800 834311. In questo modo i malati e i loro familiari hanno la possibilità di avere un sostegno continuo e soprattutto di avere un centro medico di riferimento cui rivolgersi. È stata organizzata una giornata di formazione a Perugia il 5 aprile, con Matteo Tiberi, presidente della Fondazione stessa, durante la quale sono stati preparati 13 volontari, che inizieranno a breve il loro lavoro. Per il centro medico di riferimento, avevamo individuato una struttura presso l’Ospedale della città de L’Aquila. In seguito agli eventi sismici, abbiamo dovuto rinunciare e siamo in contatto con una struttura presso l’Ospedale S. Maria della Misericordia di Perugia. La Fondazione ha dato la sua conferma e presto inizieremo a essere attivi. E’ nell’ultima parte dell’anno che abbiamo veramente scoperto il senso dell’essere rotaractiani e dell’essere uniti. Dal 6 aprile, giorno del tremendo terremoto che ha colpito L’Aquila, una Commissione creata appositamente per la gestione dell’emergenza, sta coordinando gli aiuti materiali e le donazioni che provengono dai Distretti italiani e da tutto il mondo. Abbiamo una base a Chieti per lo smistamento dei beni e un conto corrente per la raccolta fondi. Il ricavato dell’attività più importante dell’anno, il Congresso nazionale Rotaract a Portonovo di Ancona, è stato destinato a questa causa. Alla fine dell’anno riusciremo a partecipare anche noi al progetto del Rotary per la ricostruzione dell’Università de L’Aquila con una cifra consistente. Manca ancora qualche dato per poter fare un bilancio definitivo di questo anno sociale, ma possiamo già dire che l’impegno di tutto il team distrettuale e dei presidenti ha trasformato questa esperienza così impegnativa in un’occasione di crescita personale e indimenticabile.