I 50 anni del Club di Fermo
Ancora pochi mesi, poi anche il Rotary a Fermo avrà compiuto cinquant’anni e il Club già si prepara a vivere con entusiasmo questo appuntamento che ormai è storia iniziata nel 1960, quando i rotariani di Ascoli ne furono i padrini e Lorenzo Mancini Spinucci il suo primo presidente. Da allora il Club ha testimoniato a Fermo mezzo secolo di vita rotariana grazie a quell’immutato spirito di service continuativamente affermato dai quarantanove presidenti che alla guida del Club si sono succeduti. Il ricordo va con affetto a quei venti soci fondatori del Club, soltanto animati dalla stima nella capacità di ciascuno e convinti che insieme e con il Rotary sarebbero andati lontano, anno dopo anno, a svolgere un ruolo che a noi, rotariani di oggi, ci fa dire: grazie del loro impegno a fondare una associazione fatta di idee, di professionalità, di altruismo che noi, dopo cinquant'anni, vogliamo condividere. Ottanta sono i soci del Club che oggi hanno raccolto lo spirito di quell’impegno con il risultato di aver creato due Club nel territorio a dimostrare quanto attuali siano le idealità rotariane. Oggi Eugenio Tosco e Paolo Appoggetti nei ruoli di presidente in carica e di presidente incoming lavorano insieme, con i loro Consigli e il Comitato dei past president istituito per l’occasione ed insieme lavorano al progetto di iniziative per il cinquantenario, mirate a coinvolgere la partecipazione dei Club del Distretto per confrontarci su tematiche di interesse, incontrarsi per dialogare, constatare dai risultati di aver bene operato nel tempo. I momenti importanti saranno quelli dedicati al territorio della restituita Provincia di Fermo nei suoi connotati topografici mutuati dalla storia e culturali, sintetizzati poi nell'impegno alla pubblicazione di un atlante che racconti le evoluzioni territoriali attraverso i secoli; occasioni piacevoli per incontrarsi fra rotariani, appuntamenti musicali, forum sulle dinamiche dei flussi turistici, la valorizzazione del territorio, strategie di mercato, convegni sulle risorse energetiche e sulla ergenza acqua; un Forum distrettuale sulla ricerca di nuove fonti energetiche alternative e l’apporto del Rotary. II progetto per il cinquantenario del Club annovera poi l’organizzazione di un raduno per auto storiche a Fermo, l'apporto al territorio con la realizzazione di una guida ragionata sui luoghi da visitare. Una manifestazione significativa, fra le molte del cinquantenario, sarà la organizzazione della Regata nazionale per disabili insieme all’associazione Liberi nel Vento, da tenersi a Porto S. Giorgio, anche con l’apporto tecnico della locale sezione della Lega Navale Italiana; cinque giorni di gare in barca a vela, di agonismo e di autentico service. Per il Rotary di Fermo vivere il suo cinquantenario sarà anche la promessa rivolta al futuro per altrettanti anni di impegno e di risultati che prescinderanno dal tempo perché lo spirito dei rotariani è saper guardare lontano, insieme in questo cinquantenario che il Club si appresta a vivere come un anno speciale, per affermare e per sperare che anche il Rotary contribuirà a un mondo migliore, saprà dove andare e come arrivare fino a concretizzare i sogni. Norberto Dionisi